CALTANISSETTA – Nell’ambito del PNSD, (Piano Nazionale Scuola Digitale – azione #6 Politiche attive per il BYOD -Bring Your Own Device) il Liceo Classico Linguistico e Coreutico “R .Settimo “ in partenariato con A.N.E.S.F. ( Associazione Nazionale Esperti Scienze Forensi ) ha organizzato lunedì 20 marzo, alle ore 9:00, un incontro – dibattito con gli alunni delle prime e seconde classi sul tema “dipendenza da devices – Nomofobia, origine di mali sociali”.
L’incontro, introdotto dalla Dirigente Irene Cinzia Maria Collerone, sarà coordinato dalla prof.ssa Laura Di Giovanni, animatore digitale dell’istituto. Interverranno il dott. Luca Mammano, psicologo forense, il dott. Ignazio M. A. Tulumello, informatico forense, dott. Marco Buono, analista informatica forense, l’ing. Pietro Pistone, informatico forense.
Come sempre più frequentemente accade, i ragazzi della fascia di età compresa tra i 12 ed i 16 anni sono vittime “inconsapevoli” di azioni fatte o subite, indotte dall’ammaliante mondo dei social. Lo scopo che gli esperti si propongono incontrando i ragazzi, insieme ai docenti dell’Istituto, è valutare il grado di dipendenza e di consapevolezza derivante dall’uso dei dispositivi di comunicazione e soprattutto verificare il grado di conoscenza della derivante esposizione ai rischi. Relatori dell’evento saranno associati A.N.E.S.F., quali esperti in attività forense in materia di informatica e psicologia. Nel corso dell’incontro verranno illustrati ai partecipanti alcuni casi reali e verrà loro sottoposto un questionario, in forma anonima, che sarà oggetto di successivo dibattito. Alcuni ragazzi, prima dell’incontro e previa disponibilità e consenso sottoscritto dal genitore, si sono prestati ad un test che prevede la sostituzione del loro smartphone con un “essenziale” telefono cellulare di vecchia generazione fornito all’uopo per la durata di tre giorni. Durante l’incontro, ogni ragazzo sottoposto al test esporrà l’esperienza fatta, manifestando aspetti negativi e positivi del test sottoposto.
L’esperimento, peraltro, ad oggi è unico in Italia e costituirà certamente un punto di partenza per comprendere meglio il meccanismo di dipendenza da smartphone.