PALERMO  – “Per le aree di crisi industriale non complessa sono previsti i finanziamenti dalla legge 181/89. Il 4 aprile si apre una procedura a sportello per le aziende che vogliono utilizzare 124 milioni messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico. Di questi 44 sono destinati agli accordi di programma”. Lo ha ricordato l’assessore alle attivita’ produttive, Mariella Lo Bello, a margine di un incontro sulle aree di crisi non complessa organizzato nella sede di Sicindustria, a Palermo. “Non sono tantissimi se guardiamo all’intero territorio nazionale ma neanche pochi”, ha commentato Lo Bello. Possibile, pero’ che queste risorse siano incrementate: “siamo disponibili a cofinanziare”, ha spiegato l’esponente del governo Crocetta. Ma bisogna reperire le risorse, perche’, ha spiegato, “non voglio trasferire agli accordi di programma risorse da altri bandi, non voglio rimodulare nulla”, ha specificato, “potremmo spostare le risorse per il patto per il Sud e le economie che si creano”.

Diverso, invece, il discorso per le aree di crisi complessa (Termini Imerese, in provincia di Palermo e Gela, a Caltanissetta). “Per Termini ci sono i finanziamenti Per Blutec e stiamo prevedendo un’intervento complessivo che non riguardi solo quella azienda. Guardiamo con grande interesse anche la creazione di un incubatore di impresa”, ha spiegato l’assessore, “e’ possibile che Termini torni a essere il luogo dell’automobile, ma questo riguarda un ragionamento futuro”. A Gela, infine, si sono chiuse due call alle quali hanno risposto in tredici. Prevista a giorni l’apertura di una nuova call. “Abbiamo gia’ individuato il perimetro dell’area di crisi che si estende fino a Caltagirone, abbiamo sottoscritto l’accordo di programma che permettera’ di capire cosa fare di quel posto”.