«Nel mito di Esiodo – spiegano gli autori del carro vincitore – l’apertura del vaso da parte di Pandora riversa sul mondo mali inimmaginabili, ma anche quando tutto si crede perduto sopravvive la speranza, raffigurata da una fenice. È proprio la speranza a dare la forza all’essere umano per andare avanti e progettare un futuro migliore».
Al termine della parata il momento clou della proclamazione dei vari concorsi. Il direttore artistico Giulio Vasta ha così annunciato la classifica dei carri di prima categoria: 1 “La speranza è l’ultima a morire” (Cantiere Ardizzone); 2 “Furores” (Cantiere Messina); 3 “A terra mia” (Cantiere Cavallaro/Principato); 4 “OGM Il frutto del denaro” (Cantiere Principato Mario); 5 “Imperfetta meraviglia” (Cantiere Scalia Fichera).
Questa invece la graduatoria della seconda categoria: 1 “Acque bollenti” (Cantiere Gapass); 2 Buon appetito (Cantiere Mario Scan); 3 “Il pranzo è servito” (Cantiere Scalia Fichera). Premiati anche le maschere isolate e i testoni.
In giuria: l’architetto fotografo Massimo Calcagno, la scenografa Francesca Cannavò, lo scrittore Ottavio Cappellani, lo scultore Marcello Maffei e l’ingegnere Andrea Musumeci, che hanno espresso i propri giudizi e stilato la classifica secondo i criteri di: allegoria, innovazione, movimento, effetti luminosi, rifiniture e particolari e infine esibizione lungo il circuito.
«I giurati sono stati in giro lungo il circuito fino all’ultima esibizione ed è stato difficilissimo incoronare un vincitore – ha affermato il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo – la prima vittoria di questa edizione è innanzitutto la qualità eccezionale raggiunta dai nostri maestri della cartapesta. Un altro successo è il pullulare di giovani artigiani più che promettenti. Sono stati molto apprezzati dal pubblico i carri di categoria B, le maschere isolate, i testoni e i carri in miniatura. I numeri stratosferici, il fiume di gente in piazza, sono la conferma che il nostro Carnevale è sicuramente tra i primissimi in Italia, tra i primi in Europa ed evento unico per la cultura e il turismo siciliano. Carichi dopo questa meravigliosa avventura da domani Amministrazione e Fondazione ricominceranno a lavorare per quella che sarà una meravigliosa edizione della Festa dei Fiori».
Anche l’assessore comunale al Turismo Antonio Coniglio conferma il bilancio positivo: «Questo Carnevale è la testimonianza del coraggio delle scelte intraprese: la chiusura della Cittadella per dare dignità al lavoro dei carristi, la programmazione lungimirante di un anno, il dialogo con i tour operator e la comunicazione a livello nazionale. Tutto questo ha dato risultati soddisfacenti».
La Festa dei Fiori – in programma dal 29 aprile all’1 maggio 2017 – segnerà dunque la nuova tappa di questo percorso di evoluzione: «La trasparenza e la dedizione che hanno caratterizzato l’operato di tutti – ha concluso il presidente Belcuore – sono gli strumenti per oltrepassare i confini dell’Isola».