“Con questo pdl – spiega la Cancelleri – chiediamo di definire il limite massimo di magrezza in 18,5 cioè il valore di massa corporea (rapporto tra peso e altezza) indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, quale livello sotto cui si può parlare di malnutrizione. Perché la modella possa calcare le passerelle e prestare la sua immagine in campagne pubblicitarie – aggiunge – dovrà presentare un certificato medico ed una valutazione psicologica che confermi l’assenza di disturbi alimentari“. “Qualsiasi ritocco, a fini commerciali, sia apportato sulle immagini delle campagne pubblicitarie, dovrà essere chiaramente comunicato, pena una multa di 40 mila euro”, ancora la deputata pentastellata che nella proposta di legge chiede “sanzioni anche per agenzie e committenti” fino a 75 mila euro e a sei mesi di carcere per chi utilizza modelle anoressiche.
Ed ancora sanzioni da 100 mila euro ed un anno di carcere per “qualsiasi sito web che incita un lettore a cercare eccessiva magrezza incoraggiando restrizioni alimentari per un periodo di tempo prolungato, con conseguente rischio di mortalità o di danni alla salute, ad esclusione dei siti web che promuovono digiuni spirituali o simili“.
“Stando ai rapporti della Società italiana di Medicina dell’adolescenza – commenta la Cancelleri – in Italia, in 2 milioni soffrono di disturbi alimentari, bulimia compresa. L’anoressia è una malattia e va curata ma soprattutto prevenuta. Andare alla ricerca di modelle che si rifiutano di mangiare o peggio incoraggiarle in tal senso, allo scopo di utilizzarle sulle passerelle o nei manifesti con gravi rischi per la propria salute, deve essere riconosciuto come un reato. Portiamo in aula questa proposta per combattere contro chi, per meri scopi commerciali, pubblicitari e di marketing porta alle luci della ribalta ragazze che trasmettono messaggi sociali certamente errati: la moda comprenda che è indispensabile per le modelle anoressiche prendersi cura del proprio corpo e della propria salute fisica e mentale, seguendo una dieta alimentare corretta che le aiuti a valorizzarsi e non ad ammalarsi. L’eccessiva magrezza – conclude Azzurra Cancelleri – non è bellezza. Ed è necessario che chi lo induce a pensarlo inizi a rendersene conto seriamente”.