PALERMO – Lo descrive con un ‘Super Megafono’, “non un nuovo movimento, ma una rete di movimenti che punta ad aggregare attorno al vecchio Megafono circoli e soggetti diversi in vista delle elezioni regionali. Un soggetto politico pronto a schierarsi con una lista anche al Senato e se necessario alle Comunali”. Un soggetto “fortissimo, in grado di intercettare vasti consensi e che alle Regionali prendera’ almeno quindici deputati e determinera’ maggiore stabilita’ all’Ars e sostanziale sostegno al nuovo governo che, confermo, mi candido a presiedere per continuare nella via del risanamento e dello sviluppo”. Rieccolo Rosario Crocetta. Il presidente della Regione si piazza prepotentemente al centro della scena politica e gioca d’anticipo, scuotendo dai suoi ‘calzari’ la polvere delle incomprensioni e dei malumori covati nel Pd, ma anche palesissimi, come prova pure l”opposizione preventiva’ sulla Finanziaria dell’esecutivo di Palazzo d’OrleanS.
Un ‘Grande Megafono’, “sicilianista e democratico, autonomista, lontano dai modelli centralisti e poco inclini al confronto”, dunque, ma che avra’ un nome nuovo e un suo logo. Pronta al sede nel centro citta’. Il tutto sara’ presentato il 17 febbraio “che e’ un venerdi'”, chiosa, “una sfida a chi mi augura sfortuna”. Assicura il governatore: “Io resto un uomo del Pd e questo nuovo soggetto vuole essere un valore aggiunto per il centrosinistra, con cui si correra’ fianco a fianco nelle competizioni”. Lui ribadisce che si ricandidera’ alla presidenza della Regione: “E’ certissimo. Su questo non si discute”. Ma il tema sara’ (e’) gia’ un duro banco di prova per i rapporti sempre tesi con il Pd. Il renziano Davide Faraone, che ha insediato a Palermo la Leopolda Sicula ha invocato le primarie per le quali si e’ detto pronto a correre. “Lasciamo stare le faroniadi… E poi, Faraone e’ il Pd? Io sono negli organismi nazionali quanto lui e non determina lui la linea”, taglia corto il politico di Gela. “Siamo pronti per le liste per l’Ars e il Senato e valuteremo il da farsi alle Comunali, non vogliamo fare azione di disturbo al Pd, ragioneremo insieme sullo scenario delle comunali. Ma intanto,mentre gli altri discutono, io vado avanti”.