La liturgia di Sanremo prevede una serie di obblighi, tra i quali la “faccia da festival”: “Bisogna avere sempre la stessa faccia, se una canzone ti piace o se non ti piace, se presenti un campione che conosci e che vedi tutte le settimane o se lo incontri per la prima volta”, spiega Maria De Filippi in apertura della quarta serata. “E’ una faccia che si impossessa di tutti i conduttori. E quando la telecamera ti inquadra, se non la riconosce si gira dall’altra parte”. La ‘faccia’ è una dentatura posticcia, in stile carnevale, ovvero un sorriso fisso garantito.
L’eroe del quotidiano a Sanremo è stato Gaetano Moscato, sopravvissuto alla strage di Nizza del 14 luglio, quando un Tir lanciato sulla folla uccise 85 persone, provocando centinaia di feriti. Moscato mise in salvo figli e nipoti e fu investito dal Tir che gli amputò la gamba. Moscato, che oggi cammina con una protesi, è arrivato all’Ariston con il nipote Filippo che la sera della strage si è occupato di chiamare i soccorsi per il nonno. “A volte non si capisce quanto la normalità sia il bene più prezioso” è stato il commento al racconto sulle difficoltà che oggi Moscato incontra nel ritornare alla vita.
I rumors sulle presunte trattative di Carlo Conti con Mediaset – smentite dal conduttore – sono tra gli spunti dell’intervento comico di Maurizio Crozza a Sanremo. “Carlo e Maria, Maria e Carlo, ormai siete inseparabili: dove va l’uno va l’altra, Maria per amore di Carlo è venuta in Rai, Carlo per amore di Maria… va beh, per ora c’è una trattativa…”, ironizza il comico. La videocopertina, che si era aperta con l’attore genovese nei panni del presidente Ipsos Pagnoncelli, si chiude con un riferimento ancora ai conduttori: “Dai Maria, stringi i denti, domani è finita, torni a casa… Peccato, state talmente bene insieme sulla Rai che guardandovi viene voglia di pagare il canone, a Mediaset però”. “Stasera c’è il vincitore dei Giovani, domani quello dei Big: il sistema di votazione qui al festival di Sanremo funziona alla grande. Perché non lo usiamo anche per il parlamento? Il Sanremellum: cinque giorni di campagna elettorale e via”. Maurizio Crozza, nella videocopertina al Festival, ironizza sull’Italicum, bocciato definitivamente dalla Consulta. “Hanno salvato solo il font: il Times New Roman. Una cosa doveva fare Renzi. Cosa è rimasto del suo Governo: il senato è rimasto uguale, il jobs act non funziona, le province sono là. In tre anni impari a suonare l’ukulele. Che cazzo te ne fai, direte? E perché di Renzi che cazzo te ne fai?”. E poi conclude: “Carlo hai fatto più tu in tre anni di festival: hai riciclato Arisa, hai sdoganato Gabriel Garko e ora stai cercando di rendere più umana Maria De Filippi”.
Vessicchio in platea, ovviamente festival mi manca – Con il suo cravattino colorato già sfoggiato in passato, le telecamere dell’Ariston inquadrano in platea anche il maestro Beppe Vessicchio, che quest’anno non era tra i direttori d’orchestra del festival. Vessicchio è stato salutato da Carlo Conti. “Ovviamente il festival mi manca, ma tu Carlo, mi hai invitato e ho accettato”.
Montalbano-Zingaretti canta Vita Spericolata – Montalbano canta Vita Spericolata. Luca Zingaretti, arrivato all’Ariston, per parlare dei nuovi episodi di Montalbano su Raiuno, dopo una breve intervista con Carlo Conti, ha cantato il super classico di Vasco arrivato penultimo nel 1983.
Il festival di Sanremo rende omaggio a Giorgio Moroder, tre premi Oscar, leggenda della disco music.
Robin Schulz, dj tedesco da due miliardi di visualizzazioni su Youtube, qualche milione di copie di dischi venduti e una collezione di dischi di platino e d’oro, è arrivato all’Ariston per far ascoltare la super hit “Shed a Light”, prodotta insieme a Cheap Codes. Un’apertura alla dance contemporanea dopo l’omaggio a Moroder. (Fonte ansa.it)