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Sanremo 2017: 10,4 milioni e 49.7% per la serata cover. Vince Ermal Meta con “Amara terra mia”

Redazione

Sanremo 2017: 10,4 milioni e 49.7% per la serata cover. Vince Ermal Meta con “Amara terra mia”

Ven, 10/02/2017 - 11:32

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Sono stati 10 milioni 420 mila, pari al 49.70%, gli spettatori che hanno seguito la serata del Festival di Sanremo dedicata alle cover. Un risultato che migliora di due punti di share quello dell’anno scorso, quando la serata dedicata alle reinterpretazioni delle hit del passato aveva fatto segnare il 47.88% con 10 milioni 462 mila spettatori. La prima parte della terza serata del festival (dalle 21.19 alle 23.59) ha raccolto in media 12 milioni 751 mila spettatori con il 49.74%, la seconda (dalle 24 all’1.13) 5 milioni 403 mila con il 49.18%. L’anno scorso la prima parte della serata cover aveva avuto 12 milioni 33 mila spettatori con il 45.91%, la seconda 6 milioni 821 mila con il 58.04%.

Ermal Meta con Amara Terra Mia (brano portato al successo da Domenico Modugno) vince la serata delle cover al festival di Sanremo. Secondo posto a Un’emozione da poco di Paola Turci, terzo posto per Signor Tenente di Marco Masini.

Nesli-Paba e Raige-Luzi sono stati eliminati definitivamente dal festival di Sanremo. Salvi Clementino, Bianca Atzei, Giusy Ferreri e Ron che tornano in gara.

La terza serata del Festival di Sanremo si è aperta con la gara tra quattro Nuove Proposte: Maldestro con Canzone per Federica e Lele con Ora mai sono i due Giovani che passano alla finale, alla quale sono già approdati Francesco Guasti e Leonardo Lamacchia. Eliminati Tommaso Pini con Cose che danno ansia e Valeria Farinacci con Insieme.

Seduti sui gradini del palco dell’Ariston, Carlo Conti e Maria De Filippi iniziano parlando dei loro ricordi d’infanzia. Un modo per introdurre il Piccolo Coro dell’Antoniano, che debutta al festival in occasione dei 60 anni dello Zecchino d’oro. La serata delle cover comincia dallo Zecchino d’Oro. Il Piccolo Coro Mariele Ventre dell’Antoniano di Bologna canta, per la prima volta nella sua storia sul palco del festival, un medley di canzoni che sono nella storia pop del nostro Paese: “Volevo un gatto nero”, “44 Gatti”, “Il Valzer del moscerino”, “Il caffè della Peppina”, “Popoff”, “Il coccodrillo come fa”, “Le tagliatelle di nonna Pina”. Finale in festa con “Che sarà”.

“La musica fa cambiare il colore della mia anima. Posso essere bianco, blu, violetto… tutto. E’ molto bello essere di tutti i colori. E se qualcuno non vuole accettare tutti i colori del mondo e pensa che un colore è migliore e deve avere più diritti di un altro o che un arcobaleno è pericoloso perché rappresenta tutti i colori.. Beh, peggio per lui. Sinceramente, questo qualcuno lo lasciamo senza musica”. Ha esordito così Mika, nella sua partecipazione da superospite (“italiano”, ha tenuto a precisare).

E’ stato accolto da un’ovazione il nome di Giorgio Faletti, ricordato da Marco Masini che ha cantato “Singor Tenente”. Al termine dell’esibizione il pubblico dell’Ariston ha scandito il nome di Faletti. (Fonte ansa.it)