RAGUSA – Giri in motorino e ricariche telefoniche per adescare minorenni. La polizia di Ragusa ha arrestato un pedofilo seriale. L’uomo custode a tempo determinato di una villa cittadina e’ destinatario di un provvedimento cautelare emesso dalle procure di Ragusa e Catania. Le vittime sarebbero sei bambini e ragazzini, alcuni dei quali suoi parenti. L’indagine e’ stata avviata dalla Polizia dopo la denuncia dei genitori di un quindicenne che avrebbe subito le avances dell’indagato in una villa dove si era recato insieme al suo cane. Gli investigatori descrivono l’uomo come “ossessionato dalla ricerca di ragazzini”, che avrebbe tentato di contattare ovunque, anche nei pressi di scuole e luoghi di ritrovo.
Era particolarmente ossessionato da alcuni bambini, a lui legati da parentela, li cercava continuamente. Uno di loro voleva addirittura portarlo via in un luogo segreto, sottraendolo alla madre sua parente. Proprio per questa intenzione, la Squadra mobile ha predisposto un servizio notturno, bloccando il pedofilo che aveva convinto il piccolo a fuggire con lui. Considerata “la spiccata potenzialita’ offensiva dell’uomo”, il sostituto procuratore Marco Rota ha emesso un provvedimento di fermo di indiziato di delitto che la polizia ha immediatamente eseguito. Subito dopo il fermo, il Gip di Ragusa ha convalidato la misura trasmettendo il fascicolo alla Procura della Repubblica di Catania competente per questi reati. Il magistrato del Tribunale etneo ha richiesto immediatamente l’incidente probatorio per cristallizzare quanto poche settimane prima raccontato dalle sei vittime agli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa. Ascoltate dai poliziotti della Sezione specializzata della Squadra mobile, hanno descritto nei minimi dettagli i gravissimi fatti – grazie anche all’aiuto di una psicologa – alcuni subiti per anni fin da quando erano piccolissimi. L’uomo e’ stato arrestato per adescamento di minore, violenza sessuale aggravata dall’aver commesso i fatti ai danni di minori di 10 anni e dal vincolo di parentela. Adesso si trova recluso nella sezione specializzata del carcere. “La polizia di Stato afferma il dirigente della Mobile di Ragusa Antonino Ciavola – grazie alla tempestiva segnalazione di un ragazzino adescato presso una villa comunale, ha permesso di porre fine alla vicenda. Fondamentale la collaborazione dei bambini e dei ragazzini; le loro dichiarazioni sono state rese con grande difficolta’ ma, aiutati dal personale specializzato, i giovanissimi hanno permesso di riscostruire ogni singolo fatto reato commesso”