CALTANISSETTA – Comunicato stampa di Oscar Aiello (consigliere comunale di Forza Italia) in merito alle opere di compensazione ed all’incontro svoltosi a Roma tra l’Amministrazione ed il presidente dell’Anas.
Con grande stupore apprendiamo dalla stampa l’intervento del Segretario cittadino del PD, Ivo Cigna, che al termine di una riunione romana con i vertici dell’ANAS detta ormai l’agenda politica al Consiglio Comunale ed all’intera Città sulle opere di compensazione dell’ANAS; tutto ciò mentre il Sindaco Ruvolo e l’Assessore all’Urbanistica, Tumminelli, giocano a diffondere comunicati stampa in puro stile Facebook, bacchettando la deputata Cancelleri il primo, e rassicurandoci su ipotetiche improbabili aperture del viadotto San Giuliano il secondo.
Al di là delle favole e della mistificazione di Cigna (PD), Ruvolo(Polo Civico) e Tumminelli(ex UDC), ecco come stanno veramente le cose, partendo dal presente:
1. Il viadotto San Giuliano è stato chiuso, quasi ininterrottamente, non appena si è insediata l’Amministrazione Ruvolo di centrosinistra e l’ANAS, con comportamento inspiegabile, in oltre due anni nessun intervento ha eseguito, paralizzando la viabilità in entrata nella nostra Città;
2. La viabilità in accesso per il Capoluogo nisseno, anche da Caltanissetta sud, è in condizioni di grave dissesto a causa dei lavori e l’Assessore Tumminelli, dimenticando di essere il rappresentante per delega del Sindaco delle condizioni di viabilità e vivibilità, si limita a dire che la strada non è di competenza comunale;
3. I mezzi di CMC continuano impunemente a transitare per le nostre strade urbane, danneggiandole;
4. I disagi ed i danni ambientali sono sotto gli occhi di tutti e la struttura tecnica di controllo, che aveva creato la precedente Amministrazione, non effettua alcuna percettibile attività.
Andiamo al passato ed al futuro:
1. Il Consiglio Comunale nel 2009 aveva già stabilito le opere di compensazione, ma il Governo di centrosinistra pro tempore rispose picche, subordinandone la realizzazione a future ed improbabili coperture finanziarie;
2. Grazie all’infaticabile azione perseverante dell’allora Assessore all’Urbanistica in carica nella precedente Amministrazione di centrodestra, e dell’intero Consiglio Comunale, nel Marzo del 2014, non senza duri contrasti, si strappò un accordo ad ANAS, firmato da dirigenti dell’azienda, dall’ufficio Tecnico comunale, da Consiglieri ed Assessori in carica, dagli Onorevoli Giancarlo Cancelleri e Gianluca Miccichè, entrambi ancora in carica e Miccichè, oggi Assessore del Governo Crocetta;
3. L’accordo prevedeva la realizzazione di tre collegamenti viari: il prolungamento della Via Gaetano Costa, lo svincolo di Via Pietro Leone e lo svincolo di Xirbi per collegare il centro storico;
4. L’Amministrazione Ruvolo non è stata capace di garantire il rispetto di questo accordo, che prevedeva, già entro Giugno 2014, la presentazione dei progetti delle opere ed adesso, insieme al Segretario cittadino del PD, che nessun ruolo istituzionale possiede, si permette anche di metterne in discussione la validità.
Tutto ciò sarebbe comico, se purtroppo non fosse tragico, che l’Assessore Tumminelli ha praticamente sconfessato il suo Onorevole di riferimento, che quell’accordo lo sottoscrisse.
Ma ciò che è veramente inqualificabile è il fatto che l’Amministrazione Comunale di una Città sconfessi l’operato precedente, ed anche del proprio Consiglio Comunale, rigettando il proprio ruolo di contraddittore in una vertenza che dovrebbe essere, ormai da tempo sui tavoli giudiziari.
Al Segretario Cittadino del PD, che ormai si atteggia non si comprende bene se da portavoce o da “Sindaco de facto”, avventurandosi in una vicenda certamente al di fuori della sua portata, dico che il Consiglio Comunale le opere di compensazione le ha già stabilite nel 2008 e ribadite nel Gennaio del 2014 e poi nel Novembre 2014, anche con il voto dei Consiglieri del PD.
Al Sindaco Giovanni Ruvolo ed all’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Tumminelli suggerisco invece di svegliarsi dal mondo dei sogni e di ritornare sulla terra, prendendo in mano la “baracca” prima che crolli definitivamente.