Salute

Nel nisseno, picchia la moglie e poi brucia i vestiti nell’armadio: marito aguzzino arrestato

Redazione

Nel nisseno, picchia la moglie e poi brucia i vestiti nell’armadio: marito aguzzino arrestato

Lun, 06/02/2017 - 17:12

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GELA – Questa notte personale della Squadra Volanti del  Commissariato di Gela ha tratto in arresto un gelese,  con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per violenza ed atti persecutori nei confronti della propria moglie e dei figli conviventi.

Le forze dell’ordine erano intervenute, dopo una segnalazione telefonica, presso una via del centro storico. L’uomo alla vista degli agenti ha minimizzato l’accaduto, parlando di una “normale” lite familiare.  La donna, ascoltata in disparte dai poliziotti, ha preso coraggio e raccontato l’accaduto: il coniuge, dopo l’ennesima lite, condita da botte ed urla, aveva cosparso di liquido infiammabile (acetone) i vestiti contenuti nell’armadio incendiandoli. Gli agenti hanno accertato la presenza di fumo e i resti della combustione avvenuta nella camera da letto. La giovane donna, sentitasi al sicuro per la presenza dei poliziotti, si lasciava andare ad un pianto liberatorio, determinandosi a denunciare l’ennesima violenta aggressione subita ad opera di suo marito, da anni trasformatosi in un aguzzino. La donna, in effetti, presentava ancora il viso segnato da una evidente ecchimosi sulla guancia sinistra che a precisa domanda spiegava essere la conseguenza di un pugno in volto sferratole da suo marito. Nell’occorso i figli minori della coppia si mostravano visibilmente turbati ed anche loro si lasciavano andare in un pianto liberatorio dallo stato di terrore che la vista della precedente aggressione della madre le aveva provocato. Successivamente è intervenuta la Polizia scientifica  per immortalare lo stato dei luoghi all’interno dell’abitazione oggetto d’intervento, a sequestrare tutti gli oggetti di reato consistenti in un flacone ormai vuoto di acetone, un accendino e diversi abiti attinti dal fuoco. La donna è stata poi trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele.

Il marito è stato in arresto e tradotto presso la locale Casa Circondariale a diposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Polizia di Stato a Gela esercita un sostegno costante e concreto per le vittime di tali ignobili forme di reato e rivolge un invito a denunciare qualunque episodio di violenza subita in particolare in ambito familiare o di convivenza, al fine di arginare tempestivamente il reiterarsi di questo fenomeno criminale e che può manifestarsi in situazioni più gravi.