Mussomeli, “Pensare Solidale” ai gruppi di maggioranza: ”Apertura di facciata al dialogo”

MUSSOMELI – Comportamento poco gradevole  quello dell’amministrazione comunale nei confronti di Pensare Solidale: un’apertura di facciata al dialogo che, contrariamente, tende a chiudersi nei fatti.

Dopo la lettera del Consigliere Comunale di Pensare Solidale Salvatore Cardinale, del 15 Gennaio, segue la dichiarazione del Presidente di Pensare Solidale Rino Genco-“C’è da capire –dice Genco -la reale apertura al dialogo nei confronti della minoranza consiliare e nei confronti di Pensare Solidale. Fin dall’insediamento dell’amministrazione comunale abbiamo sempre svolto un ruolo di opposizione costruttiva e responsabile, proponendo parti del nostro programma ritenute utili per la comunità e svolgendo parallelamente il ruolo di sorveglianza e opposizione cui il popolo ci ha delegato. Abbiamo svolto il nostro lavoro presentando  interrogazioni e sollecitazioni e bocciando, talvolta, gli atti nel  merito dei contenuti. Tutto ciò senza perdere di vista i nostri valori fondanti, quali: la giustizia sociale, il diritto al lavoro e la partecipazione dei cittadini alla vita politica. Quest’ultima intesa come servizio alla comunità e tutela della dignità sociale ed economica di ogni cittadino. Da premettere che – continua ancora Genco– tutto il nostro lavoro politico, dentro e fuori dalle sedi istituzionali, è frutto del sacrificio, dello studio, della passione e dell’ amore nei confronti della comunità da parte dei componenti di Pensare Solidale. Ogni azione, ogni proposta e ogni interrogazione nasce dalle professionalità individuali dei componenti  del  movimento politico, dal dialogo interno, e dal confronto con i cittadini. Vedere vanificate e ignorate -da parte dell’amministrazione comunale- gran parte di esse, fingendo interesse e pseudo aperture al dialogo è spiacevole e lesivo per la comunità stessa. Ciò non significa che Pensare Solidale -ad oggi riconosciuta come  la parte politica più attiva in Consiglio Comunale, seppure con un solo Consigliere- non svolgerà più il suo ruolo, significa invece che stimeremo l’amministrazione come un’entità a più volti, salvo che io venga smentito. Infatti, attendo di sapere – conclude Genco– se ci sia la reale apertura alle opposizioni, riconoscendo le proposte avanzate nella serietà istituzionale che un’ amministrazione dovrebbe avere, non tanto per le appartenenze e marketing politico ma per la validità che esse hanno per la comunità mussomelese. Molte cose sono state accantonate nonostante gli impegni presi dall’amministrazione, tra cui potremmo elencare il registro delle disabilità,  la consulta giovanile e le consulte di quartiere: di fatto ancora inesistenti nonostante il consiglio comunale si sia favorevolmente espresso alla loro istituzionalizzazione. Poco o nulla si sa sugli impegni e le promesse di creare un fondo comunale di garanzia al microcredito per le imprese e le famiglie in difficoltà, così come la proposta dell’opposizione -sostenuta anche dalla maggioranza- sul baratto amministrativo e la promessa di impegnarsi per pubblicizzare e avviare il compostaggio dei rifiuti e la detassazione per chi ristruttura in centro storico per fini abitativi e commerciali. Queste ultime inserite nei vari regolamenti senza dare esecutorietà ai provvedimenti. Molteplici, infine, le segnalazioni di problematiche raccolte durante gli incontri che Pensare Solidale ha fatto in diversi quartieri del paese (Sant’Enrico e Madrice) e che, ad oggi, nonostante le rassicuranti promesse, alcuni di essi non hanno ancora trovato la giusta soluzione.”

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