MUSSOMELI – Ieri è stata l’ultima domenica del periodo delle Quarantore, tre giornate celebrate nella chiesa Madre a partire dallo scorso giovedì a cui hanno partecipato anche confrati e consorelle dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento. La messa domenicale è stata celebrata dall’arciprete don Pietro Genco e la liturgia è stata animata dal coro parrocchiale. Hanno partecipato alla funzione religiosa la Congregazione di San Pasquale, quella di San Giuseppe e l’Arciconfraternita del SS. Sacramento, di cui è Superiore Bruno Imperia. Una processione breve e partecipata anche dall’arrivo della Confraternita e parrocchiani della Parrocchia del Carmelo, guidati dal parroco don Calogero Salvatore Mantione. Ad accompagnare l’Ostensorio, sorretto dall’Arciprete Padre Genco, la Filarmonica del maestro Barcellona. E cosi, dopo diversi anni di chiusura della chiesa di Sant’Antonio in quanto inagibile, finalmente è stata riaperta al culto, dopo i necessari lavori. Quarantore, dunque nella chiesa di Sant’Antonio fino a martedì sera che si concluderanno col canto del Te Deum. Una notazione: Non tutti sanno (lo ricorderanno quelli di una certa età) che, anticamente, la celebrazione delle quarantore nella chiesa di Sant’Antonio iniziavano di buon mattino. Già alle ore 7 c’era la messa di Esposizione. Il motivo era semplice: con la riduzione di una giornata (domenica martedì) era necessario recuperare le ore mancanti per completare le quaranta ore dei tradizionali riti Infatti, nella chiesa di Sant’Antonio, a prima mattina, le campane suonavano, al ritmo di tre rintocchi, per invitare le persone all’adorazione del Sacramento. Adesso è cambiato.
Mussomeli, le Quarantore nella chiesa di Sant’Antonio riaperta al culto
Lun, 27/02/2017 - 08:45
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