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Cinema, torna la Sicilia: finanziati 17 documentari e 11 film

Redazione

Cinema, torna la Sicilia: finanziati 17 documentari e 11 film

Sab, 25/02/2017 - 09:47

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Sono ben 17 i documentari e 11 i lungometraggi a soggetto che l’assessorato allo Spettacolo della Regione Siciliana – attraverso la Sicilia Film Commission e nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei Cinema e Audiovisivo” – finanzia nell’ambito del bando pubblicato a giugno 2016. Al termine delle audizioni e dei lavori della Commissione di valutazione, e’ stata pubblicata oggi la graduatoria delle opere sostenute complessivamente con 1.520.000 euro. Ulteriori 70.00 euro saranno destinati allo sviluppo della sceneggiatura di progetti il cui grado di definizione, pur riconoscendone qualita’ artistiche e potenzialita’, non e’ stato ritenuto sufficiente per accedere al cofinanziamento da parte della Commissione di Valutazione. Per la prima volta si e’ aperta la partecipazione al bando anche alle case di produzione straniere (vincolate pero’, in caso di accesso al finanziamento, a stipulare un accordo di coproduzione o di produzione esecutiva con imprese italiane). Sei sono stati i produttori stranieri che hanno aderito alla “call”, e tre i progetti che sono entrati in graduatoria e saranno realizzati in Sicilia nei prossimi mesi. Da segnalare la portata internazionale di piu’ d’uno dei progetti italiani finanziati in questa occasione, sia per la decisiva presenza di coproduttori stranieri, che per l’effettiva capacita’ delle storie di rivolgersi ad un pubblico internazionale. Primo in graduatoria nella sezione lungometraggi e’ Sicilian Ghost Story, opera seconda dei palermitani Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, che con il loro film d’esordio – Salvo, del 2013 – anch’esso sostenuto dalla Sicilia Film Commission, trionfarono al Festival di Cannes dello stesso anno vincendo il Grand Prix della Settimana della Critica e il Prix Re’ve’lation. Sicilian Ghost Story e’ una sorta di favola nera che rievoca in chiave onirica la storia tristemente nota del rapimento e dell’omicidio del piccolo Di Matteo, liberamente ispirandosi ad un racconto di Marco Mancassola contenuto nella raccolta Non saremo confusi per sempre. Primo lungometraggio interamente girato nel Parco dei Nebrodi, Sicilian Ghost Story – ha vinto lo scorso anno con la sceneggiatura il Global Filmmaking Award al Sundance Festival. Fra le altre opere cofinanziate dalla Regione siciliana anche i nuovi film di Pasquale Scimeca (Balon) e del regista veneziano Andrea Segre (40%), sguardi personali e differenti sul medesimo fenomeno, quello delle migrazioni dei popoli, purtroppo tristemente attuale. Aurelio Grimaldi con Il Presidente bianco rosso sangue, dedica poi un ritratto alla figura di Piersanti Mattarella, indagando la realta’ sociale e politica in cui si consumarono l’ascesa politica e infine l’omicidio del Presidente della Regione, avvenuto nel 1980.
Accede al cofinanziamento anche l’esordio nel lungometraggio del catanese Edoardo Morabito (noto come straordinario montatore cinematografico, e gia’ vincitore nel 2013 come documentarista del Torino Film Festival con I fantasmi di San Berillo, anch’esso sostenuto dalla Sicilia Film Commission) con Il provino, riflessione ironica e paradossale sul mestiere d’attore e sulla relazione con la vita reale, interpretato da Donatella Finocchiaro. Unica serie televisiva I fantasmi di Portopalo (gia’ “Chiedilo al mare”) interpretato per Rai Uno da Beppe Fiorello e ispirato all’inchiesta del giornalista di Repubblica Giovanni Maria Bellu sul piu’ grande naufragio della storia del Mediterraneo dalla fine della seconda Guerra Mondiale, di cui furono vittime 300 “clandestini” di origine pakistana, indiana e tamil la notte di Natale del 1996 al largo di quelle coste siciliane. Primi in graduatoria fra i documentari Il suono di un’Isola di Fabrizio Ferraro e Uliano Paolozzi Balestrini (dedicato alla scena musicale siciliana contemporanea descrivendo un panorama estremamente ampio, ricco e dettagliato, che spazia dalla musica colta al jazz, al rock e alle realta’ “indie”, non trascurando i professionisti siciliani adesso attivi sul mercato internazionale), e Still Life, originale produzione tedesco-italiana firmata da Davide Gambino, ex allievo della Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia, che racconta la storia professionale e le passioni di tre imbalsamatori attivi a Roma, Bruxelles e Berlino, all’interno dei piu’ celebrati Musei di Storia Naturale d’Europa. Il sostegno della Regione Siciliana accompagna anche l’esordio alla regia della nota attrice catanese Tea Falco, che con il documentario Ceci n’est pas un cannolo (dal titolo allusivamente magrittiano) propone una lettura personale e surreale della sicilianita’. Tra le opere sostenute, nella sezione documentari, quella di un grande Maestro del teatro come Peter Stein, che con Viaggio in Sicilia ripercorre le tracce del celebre viaggio nell’Isola di Wolfgang Goethe (viaggio che verra’ “replicato” da Stein nella stessa stagione e con le medesime modalita’ e tappe del poeta tedesco), con lo sguardo ironico e la capacita’ critica di un grande intellettuale contemporaneo. E ancora, tra le produzioni straniere: La nascita del Gattopardo di Luigi Falorni (della tedesca Kick Film) sul rapporto fra Giuseppe Tomasi di Lampedusa e la moglie Licy, ovvero Alexandra Wolff Stomersee, e Dolphin Man del regista greco Leftheris Charitos, ricca ed eterogenea coproduzione internazionale sull’apneista Jacques Mayol, che tocca la Sicilia per il suo celebre rapporto con il compianto Enzo Maiorca. Di emigrazione trattano anche ambedue i ritorni al cinema documentario (dopo i rispettivi recenti esordi nel lungometraggio a soggetto con Lo scambio e Italo, ambedue peraltro realizzati sotto gli auspici della Sicilia Film Commission), del palermitano Salvo Cuccia con La spartenza, sull’opera letteraria di Tommaso Bordonaro.