Cgil Caltanissetta, Pino Lombardo nuovo segretario provinciale del SUNIA

CALTANISSETTA – Si è svolta presso la sede della CGIL di Caltanissetta l’assemblea costituente del SUNIA, sindacato unitario nazionale inquilini assegnatari, che storicamente ha avuto una presenza presso la città di Gela e da oggi sarà in tutti i Comuni della provincia.
È convincimento della segreteria nazionale del SUNIA oggi rappresentata da Angelo Campagnola e del SUNIA regionale diretto da Giusi Milazzo congiuntamente alla segreteria confederale della CGIL provinciale dare avvio ad un’opera di consolidamento e reinsediamento in tutti i Comuni. I temi legati al valore della casa, ai costi, alla qualità della vita negli alloggi popolari è, per noi, sempre più vitale e prioritaria dal punto di vista vertenziale in ogni territorio. L’assemblea costituente aperta da Ignazio Giudice – Segretario Generale CGIL Caltanissetta – ha visto un dibattito intenso al quale hanno partecipato molti dirigenti sindacali e tanti cittadini assegnatari di alloggi popolari, tutti indirizzati ad ottenere più assistenza e tutela.
Si sono susseguiti gli interventi di Giusi Milazzo e Angelo Campagnola che, in adempimento delle regole statutarie nazionali, hanno proposto i nominativi per la composizione del direttivo provinciale, votato all’unanimità, lo stesso organismo ha eletto il Segretario Provinciale nella persona di Pino Lombardo che in questa nuova sfida sarà affiancato da Loredani Calì presso la città di Caltanissetta e zona nord della provincia e Orazio Toggi che da anni si occupa della problematica abitativa. “Per la provincia di Caltanissetta, dichiarano Giudice – Milazzo e Compagnone, è una grande opportunità di confronto con le Istituzione pubbliche dai Comuni allo IACP”. Pino Lombardo nel ringraziare per l’elezione avvenuta all’unanimità ha da subito dichiarato la volontà di creare un lavoro di coesione insieme alla confederazione CGIL ed a tutti i livelli del SUNIA. Lombardo lascia la guida della FILT CGIL, settore trasporti, che da settimane è guidato da Orazio Gauci.

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