Il manager ha illustrato il progetto: “Il triage è di quasi 60 metri quadrati. Dal triage si potrà poi accedere direttamente: nella stanza di isolamento, nella stanza di codice rosso, nell’ambulatorio di codice giallo o nell’ambulatorio di codice verde. Dal post triage, si passa anche in una sala d’attesa per codici verdi e gialli da 110 mq. Nuova camera calda (NdR. è il locale, collegato con il “Pronto Soccorso – Medicina d’Urgenza”, in cui arrivano i mezzi di soccorso e in cui avviene il passaggio di consegne del paziente). Sono inoltre previste aree servizio per medici, infermieri e farmacia”.
Non finiscono le novità. “Prevista anche una camera rosa dedicata alle vittime di violenza, per tutelarne la privacy. In pratica parliamo di 5 ambulatori all’interno del pronto soccorso”.
Opera di inglobamento che poi includerà “l’ex” pronto soccorso. ”La vecchia struttura sarà ristrutturata: rifaremo l’ambulatorio per i codici bianchi (circa 70 metri quadrati). Inoltre dove attualmente ci sono le sale visite costruiremo una sala di degenza per l’area di espansione: parliamo di un luogo dove il malato che non trova posto in reparto viene ricoverato e trova assistenza”.
Avvenirìstico? Iacono immediatamente frena i trionfalismi e dispensa pragmatismo: “Vogliamo offrire agli utenti una struttura adeguata, al passo con i tempi, che possa servire a migliorare il servizio”.