CALTANISSETTA – Continua il botta e risposta a distanza tra Azzurra Cancelleri, parlamentare del M5S, ed il primo cittadino di Caltanissetta Giovanni Ruvolo. Questa volta è il turno della pentastellata, di seguito il contenuto integrale della sua nota stampa.
In merito al comunicato del sindaco Ruvolo in cui informa che la sottoscritta avrebbe ricevuto risposta ad una delle mie due lettere in cui chiedevo sia una nota illustrativa su quanto già stato realizzato nell’ambito dell’accordo sulle opere di compensazioni per i lavori della SS640, su cosa ancora si intendesse realizzare e in quali tempi, sia un incontro con tutti i rappresentanti istituzionali del territorio per far fronte comune, è bene sottolineare un paio di cose. Si, una risposta è arrivata. Il punto di tutta la faccenda è che ciò che viene descritto come risposta, in realtà non lo è, perché a nessuna delle richieste che avevo inoltrato è stato dato seguito. Non ho infatti ricevuto alcuna nota e nessun incontro con tutti i rappresentanti è stato mai, fin qui, organizzato.
Ma andiamo più nello specifico. L’intento della mia missiva era quello di sollevare un tema che sembra divenuto un taboo locale, o meglio, appannaggio solo di una certa cerchia politica molto ristretta, non curante dei precedenti attori coinvolti (i quali potrebbero dare importanti informazioni), degli attuali rappresentati politici del territorio, degli esperti ma soprattutto dei cittadini che brancolano nel buio, cercando invano risposte ed informazioni. Cittadini che subiscono, ormai da troppi anni, i disagi causati dai lavori della SS640 in questione.
Tendo una mano a Ruvolo: forse sarebbe il caso di sederci insieme e capire come muoverci unitariamente, senza restrizioni e nell’interesse del nostro territorio. Cosi da permettere a tutti noi di far la propria parte; “servire” il cittadino come vorrebbe il fine del nostro mandato.
Diciamo che mi sono un po’ “ruvolizzata”, considerato che sin già dalla campagna elettorale il nostro attuale sindaco parlava sempre di cittadinanza, di trasparenza, di coesione e di tanti bei valori “civici” che, mi dispiace dirlo, non constato in questa amministrazione.
Nel file del 23 gennaio, inviato in risposta ad una delle mie PEC leggo: “In questi giorni incontreremo i vertici di Anas per poter ottenere, in via definitiva, i ragguagli da noi reclamati negli ultimi mesi”. Mi chiedo: sindaco, secondo lei, questo è un invito? Questo è un appello alla partecipazione? Sono io a stupirmi più di lei quando leggo che “pur sapendolo” fossi assente all’incontro a Roma. Ma cosa pensava il sindaco? Che aspettassi, dietro la porta, di vedere lui e i suoi amici del Pd, accomodarsi attorno ad un tavolo, per poi chiedere l’opportunità di partecipare anche io? Sig.Sindaco lei finge di non sapere – e se non lo sa è anche più grave – che non ci si può intrufolare ad un incontro istituzionale, ‘imbucarsi’ ad una delegazione. È una questione di regole, oltreché di etica.
Ma c’è di più. Non so nulla di quello che si è detto nel corso di quella riunione, se non tramite note stampa. Una è quella del segretario del PD cittadino che, tra un elogio e l’altro all’ex Governo Renzi, ci annuncia l’ovvio: Giunta e Consiglio Comunale dovranno formulare le proposte per la redazione della perizia di variante, la quale porterà ad ulteriori lungaggini nei lavori della SS640. Sindaco, reputa istituzionalmente valido questo atteggiamento? Ed ancora, mi chiedo: ma con la redazione di una perizia di variante, si annulleranno le penali per i giorni di ritardo per la consegna delle opere?
A termine della breve nota inviatami, il Sindaco conclude dicendosi disponibile ad incontrare le istituzioni del territorio ma “nel momento in cui si definiranno le opere da richiedere con forza alla società Anas Spa”. Il primo cittadino, quindi, prima fa i tavoli tecnici con i suoi commensali per decidere le opere da chiedere ad ANAS e solo dopo aver deciso, vuole fare fronte comune. Mi spiace dissentire di nuovo con Ruvolo ma penso sia più efficace e logico decidere prima insieme le opere da chiedere e poi andare dall’Ing. Armani con la delegazione rappresentativa di tutte le forze politiche nissene e dei tecnici del nostro territorio che si occupano del tema.
Mi duole, altresì, leggere che lo stesso Ruvolo mi richiami ad un “comune senso di responsabilità”, invitandomi in un passaggio della lettera, ad attivarmi per “sostenere le azioni a tutela del territorio nisseno, non solo per le opere di compensazione, ma anche a difesa della Corte d’Appello di Caltanissetta”. Mente sapendo di mentire. È dunque bene sapere anche che la sottoscritta è firmataria di una proposta di legge sulla risoluzione dell’ “emergenza giustizia” a Caltanissetta; proposta che ha firmato anche con altre forze politiche di maggioranza, dopo avere portato in commissione ed in aula, più e più volte, istanze e protocolli dell’Associazione Nazionale Magistrati e dell’Ordine degli Avvocati. Loro non lo possono negare. Ho dimostrato coi fatti, tralasciando polemiche e parole, di volere lavorare in collaborazione con le altre forze politiche, siano esse di maggioranza, siano esse di opposizione, nell’interesse del territorio in cui vivo e che rappresento.
Non sono per la litigiosità politica ma sto dalla parte della città, per il bene suo e dei suoi cittadini. Chiaramente accolgo l’invito che Ruvolo rivolge alla deputazione nazionale “per condividere le azioni più efficaci” e accetto la sua proposta di incontro. Ma questa volta mi faccia pervenire un formale invito.