In occasione della festa della Befana e della tradizionale consegna di carbone per chi si è comportato male, il WWF Sicilia Centrale di Caltanissetta assegna simbolicamente una calza piena di carbone alla ex Provincia regionale, oggi Libero Consorzio Comunale, quale Ente Gestore della Riserva naturale “Lago Soprano” di Serradifalco.
“La ex Provincia si è dimostrata tecnicamente inadeguata, scientificamente impreparata e politicamente disinteressata alla gestione di una preziosa area naturale – dichiara Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale -: da oltre un decennio il WWF e le altre Associazioni ambientaliste segnalano la palese situazione di degrado e abbandono della Riserva, i continui reati e manomissioni dell’ambiente che vi vengono perpetrati nella completa impunità, la totale assenza della benché minima forma di vigilanza e controllo sull’area. Di fronte a denunce, esposto, appelli, dossier, interventi sulla stampa, incontri ufficiali e manifestazioni pubbliche, la ex Provincia è rimasta negli anni sostanzialmente inerte, con un comportamento omissivo che ormai è divenuto intollerabile”.
Lo scorso settembre, i volontari del WWF Sicilia Centrale hanno realizzato il video-denuncia “Lago Soprano: la Riserva che non c’è” (visibile al link: https://youtu.be/EOJvRClG0zo) con il quale, per l’ennesima volta, si documenta l’incapacità di gestire una Riserva ricca di biodiversità, lasciandola in uno stato di perenne abbandono e di totale assenza di controllo, anche ai fini del contrasto dei vari illeciti ambientali che la affliggono. Contestualmente, un esposto è stato inviato al Libero Consorzio, quale Ente Gestore, per chiederne l’immediato intervento. “Qual’è stata la risposta? Una laconica nota inviata al WWF – prosegue Bonfanti – lo scorso ottobre: “Questo Ente gestore si adopererà per i provvedimenti consequenziali previsti dalla legge Regionale”. Ancora una volta registriamo un atteggiamento di tenace chiusura contro il WWF – Ente Morale ed associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente – per le sue costanti denunce su questo andazzo, che dimostra la volontà di continuare a non tutelare effettivamente una Riserva che, se ben gestita con un approccio integrato e scientificamente fondato, rappresenterebbe un’occasione di sviluppo territoriale”.
E invece, dopo oltre 15 anni di individuazione dell’Ente gestore della Riserva, ancora non è stato approvato, ad esempio, il Piano di sistemazione della riserva (art.8 del Decreto dell’Assessore Territorio e ambiente del 28 dicembre 2000): di fronte all’incapacità di gestire un’area così importante, l’unica via possibile per garantire la necessaria protezione agli ecosistemi ed alle specie del lago ed insieme la possibilità di perseguire uno sviluppo delle attività turistiche e di fruizione dei luoghi, appare quella di individuare un nuovo Ente Gestore, capace di garantire la conservazione del patrimonio di biodiversità della Riserva e di procedere, finalmente, alla gestione razionale del territorio e di promozione locale.