ROMA – “Esattamente un anno fa, migliaia di manifestanti scendevano in piazza per reclamare la risoluzione della Vertenza Gela. A dodici mesi esatti, raccogliamo in varie sedi istituzionali romane i risultati di una mobilitazione continuata ogni giorno nelle forme civili della nostra gente”. Lo ha detto il sindaco di Gela Domenico Messinese in queste ore in missione istituzionale a Roma assieme al vice sindaco con deleghe allo Sviluppo Economico ed Ambiente, Simone Siciliano (in foto). “L’avvio degli avvisi, per rigenerare il tessuto produttivo gelese, e l’Accordo di Programma per tracciare il dopo petrolchimico – ha spiegato Messinese – sono i traguardi finiti sul tavolo di ben quattro ministeri e della Regione Siciliana. Il prossimo 2 febbraio questi argomenti troveranno la sintesi al centro di un confronto tra il Gruppo di Coordinamento e Controllo per l’Area di Crisi Industriale Complessa, istituito poco dopo il mio insediamento, la Regione e i Ministeri alle Infrastrutture, Lavoro, Ambiente e Sviluppo Economico”. “L’iter del protocollo d’intesa, irrobustito dalle nuove richieste avanzate dall’amministrazione Messinese – ha dichiarato l’assessore Siciliano -, passa anche per lo stanziamento di parte degli oneri di compensazione per il porto. L’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ieri ci ha rassicurati che nel giro di pochi giorni verrà emesso il parere per il piano di caratterizzazione dei sedimi del porto rifugio, in modo da avviare subito dopo la caratterizzazione e finalmente il cantiere per il dragaggio. Una buona ed attesa notizia per il settore della pesca, incardinata in uno scenario di sviluppo più ampio che ci vedrà a giorni attorno al tavolo per l’area logistica integrata con Augusta, Catania e Messina – ha continuato il vice sindaco – in cui si pianificheranno gli investimenti per la rete portuale del mediterraneo in cui Gela è entrata a fare parte. A breve avremo contezza anche degli studi economici eseguiti, in questi mesi da Eni e dalle associazioni di categoria, per la realizzazione degli impianti per la produzione e distribuzione del Gas Naturale Liquefatto, mentre apprendiamo con soddisfazione la notifica di oggi dell’autorizzazione regionale all’impianto di steam reforming, che farà di Gela la raffineria green d’Italia. In questo modo, la realizzazione della bioraffineria potrà essere avviata da subito, con la finalità di riassorbire finalmente i lavoratori dell’ex indotto. Il prossimo 7 febbraio invece porteremo al tavolo palermitano il progetto di riutilizzo delle acque reflue depurate per usi agricoli e, assieme al presidente della Regione, daremo ristoro alle istanze degli agricoltori per l’impiego delle quote eccedenti non più in uso alla raffineria dell’acqua dell’invaso Ragoleto. Ad un anno esatto dalla mobilitazione per la Vertenza Gela – ha concluso Siciliano -, la città è passata dalla piazza alle sedi decisionali che hanno il potere di mutare un dramma sociale in una prospettiva economica concreta e sostenibile”. “Se tutto questo è stato possibile e adesso si avvia alla sua concretizzazione – ha aggiunto infine il sindaco Domenico Messinese – lo si deve alla forza del dialogo e della concertazione che in questi mesi abbiamo dimostrato a più livelli, senza steccati strumentali, forti dell’unità di intenti espressa dal Consiglio Comunale e di quei segmenti sociali il cui unico interesse è quello di veder ripartire il territorio gelese”.
Vertenza Gela, missione romana del sindaco Messinese
Ven, 27/01/2017 - 12:29
Condividi su: