MUSSOMELI – I lavoratori forestali sul piede di guerra dopo la scelta della Regione Siciliana di fondere in una unica graduatoria l’intera galassia formata dagli operatori del servizio di antincendio boschivo e da quelli addetti alla manutenzione del patrimonio forestale. Un gruppo consistente, soprattutto di Mussomeli e Sutera, ha deciso di rivolgersi ad un legale lamentando di subire un grave danno dall’unificazione della graduatoria che – secondo le accuse – favorirebbe non la durata dei rapporti di lavoro ma il numero dei contratti. Come detto il nocciolo della questione, motivo e origine del contendere, è la scelta del governo regionale di formare, per la selezione ed immissione al lavoro degli operai, un’unica graduatoria, unificando di fatto due categorie simili ma sempre tenute destanti: coloro che vengono utilizzati nel servizio di antincendio boschivo e quelli addetti alla manutenzione del patrimonio forestale. L’esecutivo regionale ha previsto anche l’applicazione di un criterio unico per l’utile scorrimento delle graduatorie, il quale prevede l’attribuzione di dieci punti per ogni anno di lavoro prestato, considerando tale anche solo un turno di lavoro all’anno e prescindendo dall’anzianità di iscrizione del lavoratore nella propria fascia di appartenenza. Una serie di decisioni che hanno provocato le critiche della categoria. Un nutrito gruppo di lavoratori forestali, appartenenti perlopiù al distretto Sutera e Mussomeli e in parte al distretto di San Cataldo, assistiti dall’avvocato Gero Salamone, hanno deciso come primo passo di presentare un ricorso in autotutela contro l’ultima graduatoria pubblicata. Centinaia di precari che segnalano gravi disparità di trattamento tra i diversi lavoratori e svariate irregolarità nella stesura della graduatoria. “La maggioranza dei lavoratori forestali – spiega il legale- si sente danneggiata da tale criterio che irragionevolmente favorisce chi ha avuto nel tempo un numero maggiore di incarichi di qualsiasi durata, anziché coloro che hanno intrattenuto rapporti di lavoro con la medesima durata”. Intanto gli uffici provinciali del corpo forestale continuano ad essere invasi da reclami protocollati con cui i molti lavoratori denunciano il maltolto ma che sinora sembrano siano andati a finire nel tritacarte dell’ufficio dell’Assessorato al lavoro e alle politiche sociali guidato dall’assessore Gianluca Miccichè. Una storia destinata a continuare a colpi di carte bollate su cui forse solo la giustizia potrà porre un punto fermo per buona pace dei lavoratori forestali e della pubblica amministrazione regionale. (FONTE: Giuseppe Taibi)