PALERMO – Da una parte la norma inserita dalla giunta Crocetta nella Finanziaria regionale, dall’altra l’emendamento approvato all’Ars dalla commissione Affari istituzionali. Al centro dell’attenzione della politica regionale c’e’ la ricostituzione dell’ufficio stampa della Presidenza della Regione dopo che il governatore lo aveva demolito piu’ di quattro anni fa, tra i primi atti dopo il suo insediamento. E ora che ci si avvicina alle Regionali di autunno, Rosario Crocetta sembra ritenere utile disporre di un sistema di comunicazione rafforzato e piu’ efficiente. “Accogliamo positivamente il nuovo interesse della politica per questo argomento, vista l’importanza della comunicazione e della informazione istituzionale e le conseguenti ricadute sul piano occupazionale per i giornalisti”, afferma il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, “non possiamo pero’ che rimanere ancora una volta sorpresi dall’improvvisazione con cui si cerca di rimettere in piedi l’ufficio stampa, cancellato all’inizio dell’attuale legislatura dell’Assemblea regionale, con un tratto di penna, in diretta televisiva e invocando il furor di popolo e la giustizia sommaria. Adesso, quasi cinque anni dopo, si parla ancora di step e di selezione di curricula, da fare pero’ secondo criteri imperscrutabili”. L’unica strada percorribile, per riportare l’informazione istituzionale a Palazzo d’Orleans, prosegue, e’ quella del concorso, “che garantisce trasparenza e merito”. Un principio sacro nella pubblica amministrazione, che non puo’ essere derogato o scalfito dai tempi di fine legislatura”. Riguardo all’iniziativa parallela, sollecitata con un emendamento presentato in Assemblea, “auspichiamo che l’Ars si faccia carico, con la stessa solerzia e responsabilita’, anche dell’ufficio stampa di Palazzo dei Normanni”.