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Salute, 6 milioni di italiani consumano cannabis: dato costante

Redazione

Salute, 6 milioni di italiani consumano cannabis: dato costante

Gio, 19/01/2017 - 18:00

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MILANO – “Senza darne notizia, neanche ai diretti interessati, il 6 dicembre scorso il Governo ha inviato al Parlamento la relazione annuale sulle droghe e le dipendenze. Secondo i dati raccolti e relativi al 2013, sono 6,1 milioni gli utilizzatori di cannabis, 1,1 milioni quelli di cocaina, 218.000 di eroina e 591.000 di altre sostanze chimiche (come ecstasy, LSD, amfetamine). Per 550 pagine il governo presenta il quadro di una situazione pressoche’ immutata rispetto al passato, quindi di patente fallimento del contrasto al narcotraffico ma non offre alcuna conclusione rendendo quasi vano tutto il lavoro diligentemente svolto dal Dipartimento per le Politiche Antidroga”. A dichiararlo e’ Marco Perduca, Associazione Luca Coscioni, che prosegue: “La situazione sembra quindi esser consolidata, il che conferma che le attuali politiche per ‘controllare’ il fenomeno attraverso la proibizione e la penalizzazione non funzionano. Occorre quindi passare a una regolamentazione legale della produzione consumo e commercio di tutte le sostanze per scongiurare l’ingresso nel circuito penale di migliaia di persone, aiutarle in caso di rapporto problematico con le sostanze e per rimpinguare le casse dello Stato. Le proposte in campo ci sono, quel che manca e’ una chiara volonta’ politica di discontinuita’ col passato gia’ dimostrata con la qualita’ della Relazione.

“Occorre – secondo Marco Perduca – quindi che Governo e Parlamento affrontino la mole di informazioni e dati contenuti nell’ottima relazione e, visto che seppur con grave ritardo la parte tecnica e’ di alta qualita’, si convochi la VI conferenza nazionale sulle droghe per valutare quali riforme debbano essere messe in atto senza indugio”. Secondo i dati forniti dalla relazione il mercato legato al consumo di sostanze stupefacenti sul territorio nazionale e’ stimato intorno ai 14 miliardi di euro, di cui circa la meta’ attribuibile al consumo di cocaina e un quarto all’utilizzo di derivati della cannabis.