MUSSOMELI – Con l’avvento del 2017 si torna a parlare sempre più del Punto nascita di Mussomeli chiuso da oltre un anno, e dopo la formale richiesta per iscritto del sindaco Catania già inoltrata alla Lorenzin di concedere una deroga stante quello che è successo durante le copiose nevicate dell’Epifania, di ieri l’intervento del presidente del Consiglio comunale, Gero Valenza. Medico di professione, Valenza del movimento di Musumeci “Diventerà bellissima” e che col sindaco s’è recato a Roma e a Palermo più volte per tentare di salvare il Punto nascita, dice: “Ho diverse pazienti in stato di gravidanza ma nessuna di loro ha partorito o partorirà al Sant’Elia ovvero nel nostro ospedale di riferimento. Chi ha partorito ad Agrigento e chi a Palermo. I motivi sono ben noti: le nostre donne hanno necessità di avere dei ginecologi di riferimento specie durante il delicato momento del parto, ma la mancata attivazione del percorso nascita a Mussomeli, con ginecologi del Sant’Elia che si interfacciano con loro, magari una volta alla settimana, provoca la mancata costruzione di un percorso fiduciario. E così ognuno si organizza come può. Eppure a suo tempo –continua Valenza- quando si stabilì la sospensione del Punto nascita oltre un anno fa, si parlò esplicitamente e lo si mise pure per iscritto, che sarebbe stato attivato il percorso nascita per consentire alle donne in gravidanza di essere seguite a Mussomeli fino all’ottavo mese. Che cosa dunque non ha funzionato? E che succederà quando andranno in pensione gli ultimi ginecologi rimasti a Mussomeli? Il rischio è che qui col Punto nascita si smantelli anche un intero reparto ormai in smobilitazione. E questo è intollerabile, ecco perché faccio un appello al management aziendale di attivarsi in tal senso. E in tal modo oltre a garantire un efficiente servizio in loco come percorso nascita, si aumenterebbe considerevolmente l’indice di natalità al Sant’Elia riducendo le perdite economiche che tale emigrazione di partorienti provoca all’azienda. Credo che gli elementi per attuare tale percorso nascita previsto soltanto sulla carta, ci sono tutti, è solo questione di buona volontà metterli in pratica”. Valenza aggiunge che chiederà una convocazione della Commissione sanità per discutere in tal senso e già al prossimo Consiglio potrebbe votarsi un ordine del giorno mirato all’attivazione concreta del Percorso nascita. Allo stato attuale, dei punti nascita più prossimi, ovvero quelli di Agrigento e Caltanissetta, ben poco si sa dei ginecologi di riferimento o delle disponibilità di posto letto. Servirebbe un’informazione capillare e in tempo reale magari tramite un collegamento in rete, anche per ridurre al minimo i disagi delle partorienti. Così come bisognerà prima o dopo dotare di un’ambulanza 4×4 il locale ospedale per assicurare anche in pieno inverno disponibilità di trasferimento su strade fangose e ghiacciate. Ma lo scenario attuale continua ad essere quello che è, e gli appelli in tal senso si fanno sempre più sporadici. (FONTE: LA SICILIA Roberto Mistretta)