Un giudice donna avrebbe dovuto consentire il dissequestro dei beni di Santino Pullara’, figlio di Ignazio, capomafia di Santa Maria di Gesu’, e di un altro capo della cosca, Gaetano Di Marco. Lo ha raccontato il nuovo dichiarante Alfredo Giordano, ex direttore di sala del teatro Massimo di Palermo e aspirante collaboratore di giustizia, dopo essere finito in carcere nell’ambito dell’operazione antimafia “Brasca”, eseguita dai carabinieri nel marzo 2016. Le dichiarazioni di Giordano sul possibile dissequestro “pilotato” sono state subito trasmesse alla Procura di Caltanissetta: per quanto i riferimenti di Giordano siano generici, i magistrati nisseni indagano gia’ da tempo sulla sezione misure di prevenzione del tribunale del capoluogo siciliano, presieduto, fino a settembre 2015, da Silvana Saguto, oggi sotto inchiesta per vari reati. L’ex direttore di sala del Massimo fa pero’ riferimento a un amico, Giorgio Girgenti, che avrebbe avuto “agganci
Procura di Caltanissetta, “caso Saguto”. Nuovo dichiarante: “Giudice donna pilotava dissequestri”
Ven, 27/01/2017 - 16:42
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