CALTANISSETTA – L’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta ha istituito una borsa di studio annuale intitolata a Fernanda Bellomo, l’oncologa di 35 anni originaria di Santa Caterina Villarmosa scomparsa prematuramente lo scorso dicembre.
La borsa di studio in memoria del giovane medico, in servizio all’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, assegna 1.000,00 euro ai laureati in Medicina e Chirurgia o in Odontoiatria, di età inferiore ai 35 anni e iscritti all’Ordine dei Medici di Caltanissetta, che si siano distinti nel settore della ricerca di base o clinica. La durata della borsa di studio è di un anno e non può essere assegnata più di una volta allo stesso candidato.
Le domande pervenute saranno esaminate da una commissione giudicatrice composta da membri del consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Caltanissetta, secondo criteri oggettivi prestabiliti (numero di pubblicazioni, originalità, qualità e impact factor della rivista).
I candidati dovranno far pervenire presso gli uffici dell’Ordine (via Enrico Medi n. 1 – 93100 Caltanissetta), entro le ore 17.00 del 25 febbraio 2017 (non farà fede il timbro postale) n. 1 originale dei seguenti documenti:
Tutte le pubblicazioni vanno prodotte in originale o in copia legale autenticata, o mediante autocertificazione ai sensi di legge. Non si procederà a valutazione delle pubblicazioni che verranno autocertificate, ma non allegate in copia, non consentendo alla commissione esaminatrice la valutazione nel merito della loro rilevanza scientifica. La proclamazione dei vincitori avverrà durante l’assemblea annuale dell’Ordine dei Medici che si terrà nel mese di marzo 2017.
“Con questa iniziativa vogliamo mantenere vivo il ricordo di un’apprezzata collega che si dedicava con passione e impegno alla cura dei malati oncologici. Il miglior modo per farlo è dedicarle una borsa di studio, in onore alla sua breve carriera stroncata troppo presto”, spiega il presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni D’Ippolito.
“L’esempio di Fernanda e il suo spirito di servizio verso chi soffre rappresentano un modello da seguire per i giovani colleghi – dice il segretario dell’Ordine, Marcello Maida -. Ecco perché abbiamo istituito il premio di ricerca, convinti che la sua seppur breve esperienza professionale e la sua umanità rappresentano un patrimonio che appartiene alla nostra categoria e non va disperso”.