Salute

Mussomeli, la delusione del consigliere Cardinale. Segnalazioni nel dimenticatoio dell’amministrazione

Carmelo Barba

Mussomeli, la delusione del consigliere Cardinale. Segnalazioni nel dimenticatoio dell’amministrazione

Gio, 19/01/2017 - 10:03

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MUSSOMELI –   Torna a scrivere al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale una lunga lettera datata 16 gennaio 2017 il consigliere comunale di “Pensare Solidale” Salvatore Cardinale, in quanto si ritiene trattatonon bene dall’attuale Amministrazione. Così scrive:

“Mi rivolgo alle SS. LL. per manifestare la mia personale delusione per il trattamento che, in qualità di rappresentante dei cittadini, mi viene riservato da questa Amministrazione.

Tutto ciò deriva dal fatto che buona parte, anzi la maggior parte, delle iniziative che come consigliere comunale e come rappresentante di un gruppo politico ho posto in essere nell’interesse principale dei cittadini e che ho sottoposto all’attenzione dell’Amministrazione non hanno ancora trovato nessuna concretizzazione, dando l’impressione che siano state volutamente lasciate nel dimenticatoio.

Mi riferisco ad esempio alle molteplici segnalazione di problematiche raccolte durante gli incontri che io ho stesso ho avuto in diversi quartieri del paese (Sant’Enrico e Madrice)  e che ad oggi, nonostante le rassicuranti promesse e la semplicità di alcuni possibili interventi, non hanno ancora trovato la giusta soluzione.

Mi riferisco altresì alle interrogazioni presentate su via Ponticello che non hanno ancora sortito nessun effetto vantaggioso sui cittadini che abitano quella via e che ad oggi coabitano con il pericolo imminente del crollo del manufatto pericolante.

Ad oggi, egregio signor Sindaco, sono nella vana attesa (sono trascorsi parecchi mesi) di essere aggiornato sui vostri approfondimenti, promessi dopo la mia interrogazione, sul bevaio di contrada Buonanotte e di ricevere risposta scritta sull’interrogazione inerente la potabilità dell’acqua dopo il problema manganese dei mesi scorsi. Attendo anche concrete risposte in merito alle segnalazioni effettuate  sul degrado della scalinata di via Tripoli piuttosto che alla mancanza di una targa viaria in via della Vittoria.

Inoltre sono ancora in attesa di vedere concretizzate la consulta giovanile e le consulte di quartiere, di fatto ancora inesistenti nonostante il consiglio comunale si sia favorevolmente espresso alla loro istituzionalizzazione, così come per le dirette streaming del consiglio, approvate sulla carta ma non nella realtà.

Sono rimaste ancora lettera morta anche gli impegni e le promesse di creare un fondo comunale di garanzia al microcredito per le imprese e le famiglie in difficoltà, così come abbiamo visto arenarsi la proposta dell’opposizione, sostenuta anche dalla sua maggioranza, sul baratto amministrativo e la promessa di impegnarsi per pubblicizzare e avviare il compostaggio dei rifiuti e la detassazione per chi ristruttura in centro storico per fini abitativi e commerciali. Inserire queste ultime due voci nei vari regolamenti non basta. Difatti lo scopo finale può considerarsi raggiunto se all’azione politico-normativa si affianca quella amministrativa in senso stretto che consiste nel dare esecutorietà ai provvedimenti. Finché il cittadino non viene messo a conoscenza e non viene incentivato a porre in essere determinati comportamenti, il provvedimento in sé rimarrà costantemente disatteso e destinato ad essere realizzato solo sulla carta, non apportando in realtà alcun beneficio.

Un riferimento a parte merita la questione della democrazia partecipata. Da due anni io e il mio gruppo sollecitiamo la sua attuazione, affinché non vadano persi i fondi ad essa destinati dalla Regione. A fine dello scorso anno, finalmente, l’Amministrazione ha emanato un avviso volto a ricevere dai cittadini e dalle associazioni delle proposte per la realizzazione di interventi da porre in essere con questo nuovo strumento partecipativo. A fine dicembre la Giunta, con propria delibera, decide di porre a finanziamento alcune di queste proposte, ma non è stato dato a sapere quali siano stati tutti i suggerimenti pervenuti e chi li abbia presentati. E poi, non  dovrebbero essere proprio i cittadini a valutare e fare una graduatoria tra tutte le proposte ricevute? Così come invece è stato fatto, la democrazia partecipativa, anima del riferimento normativo di questo nuovo strumento, risulta monca e si ferma alla sola proposta, mentre la scelta dei progetti da finanziare continua a rimanere prettamente politica. Da parte mia, come Pensare Solidale, abbiamo presentato diversi suggerimenti da poter realizzare, tra cui l’installazione per le vie del paese di alcune bacheche per informare la cittadinanza delle iniziative e sugli avvisi di pubblica utilità. Abbiamo anche comunicato al Sindaco che il cittadino Peppe Piccica si è detto disposto a donare due delle sue bacheche per essere utilizzate a tale scopo.

Ma anche questa volta la cosa non ha entusiasmato l’Amministrazione che non ha ritenuto l’iniziativa meritevole di essere inserita in finanziamento e non ha tantomeno manifestato alcun interesse alla suddetta donazione e alla conseguenziale installazione delle bacheche.

Purtroppo, i buoni propositi e la promessa di impegnarsi su determinate questioni non bastano più. Sono già passati quasi due anni dall’insediamento del consiglio e della sua Amministrazione ma poco è stato fatto su temi a me cari e i quali, sia io sia la consigliera di Pensare Solidale che mi ha preceduto, abbiamo portato sulla sua scrivania.

Voglio credere che la mancata attenzione sulle problematiche sopra ricordate non sia dovuta al fatto che lo scrivente è consigliere di minoranza, perché allora si tratterebbe davvero della mortificazione della rappresentanza della cittadinanza.

Per quanto attiene al signor Presidente del consiglio, sono ancora in attesa della convocazione del consiglio comunale per discutere della mancata istituzione delle commissioni consiliari che, a rigor di regolamento, dovevano essere insediate nel consiglio comunale successivo alla presentazione della giunta ma che, nonostante siano trascorsi quasi due anni, ad oggi non sono operanti, eccezione fatta per la commissione straordinaria sulla sanità che è l’unica ad essere stata costituita ma che, per quanto mi è dato sapere, si è riunita pochissime volte e che, nonostante il mandato dell’intero consiglio, non ha ancora elaborato il regolamento per l’istituzione del registro disabilità. Inoltre, nonostante il consiglio si sia già riunito diverse volte dall’approvazione del mio emendamento che istituisce la commissione agricoltura, tema tanto caro a tutti per la vocazione produttiva del nostro territorio, ma soprattutto a cuore alla vostra maggioranza, almeno a detta degli articoli di stampa, ancora tutto tace e tale organo non è stato insediato.

Certamente, andando a rileggere i vari verbali dei consigli comunali, i provvedimenti adottati, le delibere di giunta, le interviste e quanto altro, si registra un alto indice di produttività di questa amministrazione, quantomeno all’apparenza. Ma quanto di tutto ciò che è stato scritto e detto viene anche messo in pratica a beneficio dell’intera collettività? Quando il cittadino potrà vedere la giusta esecuzione di quanto riportato nelle scartoffie?”