CALTANISSETTA – C’è grande attesa per il secondo appuntamento della rassegna “Cercatori di bellezza: itinerari di lettura e armonie sonore”. Venerdì 13 gennaio, sul palco dell’auditorium del Seminario Vescovile, alle 18.30 si sognerà “l’amore e i dolci tormenti del Sud”, una tematica su cui i ragazzi del Liceo Classico Paritario “Pietro Mignosi” hanno preparato letture di grandi classici e autori contemporanei.
Ma non sarà solo la lettura a far sognare la platea. L’intervento musicale previsto per questo nuovo incontro del cartellone sarà infatti curato dai “Cantamuri”, formazione nissena che tratta un repertorio di serenate siciliane e classici napoletani in chiave jazz e pop. La voce di Debora Di Pietra, il violino di Luigi Amico e il pianoforte di Roberto Macrì faranno rivivere il dolce canto del Sud con sonorità e arrangiamenti molto particolari. Una “Maruzzella” in chiave swing, una “Nicuzza” che sembra arrivata da un’opera di Verdi, la notissima “E vui durmiti ancora” che diventa un’ habanera: sono solo alcune delle perle che i Cantamuri proporranno al pubblico. Sebbene sia nato da appena sei mesi, il gruppo, composto da musicisti di lunga esperienza, ha già ottenuto lusinghieri riscontri al Kalat Nissa Film Festival 2016 e in occasione della recente esibizione al Castello Chiaramontano di Racalmuto lo scorso 22 dicembre.
Il secondo appuntamento di “Cercatori di bellezza” ha in serbo anche un’altra emozionante sorpresa. La performance dei Cantamuri sarà preceduta infatti dall’esibizione del piccolo Carlo Mistretta, oboista serradifalchese che, ad appena 11 anni, ha ottenuto il premio “Leonardo” destinato a musicisti dell’orchestra giovanile di Santa Cecilia, di cui Carlo fa parte. Il giovane musicista è reduce dalla partecipazione al programma televisivo “Tra Sogno e Realtà” in onda su La5 a dicembre.
L’incontro di giorno 13 gennaio coinciderà con l’open day del Liceo Mignosi, che quest’anno è tra i virtuosi 387 licei d’Italia che aderiscono in rete alla “Notte dei Licei”, iniziativa nazionale che intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le nuove generazioni circa l’importanza e l’attualità del curricolo degli studi classici.