Il pirodiserbo – ha spiegato entusiasta il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, architetto Calogero La Verde – è un mezzo per controllare la crescita delle erbe infestanti. Questa tecnica funziona grazie all’emissione di calore prodotto tramite un apparecchio con bruciatore alimentato a gas Gpl che messo in funzione blocca la fotosintesi delle erbe infestanti. Lo “shock termico” è in grado così di disidratare i tessuti della pianta ma non di infiammarla. Una soddisfazione ulteriore è data dal fatto che il prodotto che è costruito in Italia>>.
Niente più diserbanti chimici. Niente più procedure dannose per l’ambiente e il sottosuolo. Niente prodotti residui pericolosi.
“Grazie al “pirodiserbo” – ha detto il sindaco Gianfilippo Bancheri – un metodo alternativo ai diserbanti chimici, non solo combatteremo più efficacemente le erbe infestanti ma lo faremo in maniera ecosostenibile, con un minore impatto ambientale e a costi molto contenuti rispetto al passato. Non so se siamo i primi in Sicilia ad averlo adottato ma è come se lo fossimo. Pensiamo di avere fatto la cosa giusta per tutti. Per l’ambiente, per il decoro urbano, per i cittadini, per gli operatori ecologici che non toccheranno più sostanze potenzialmente pericolose e per le casse comunali”.
“Ancora una volta – ha aggiunto Gianfilippo Bancheri – il Comune di Delia, grazie al lavoro attento di ricerca dei dirigenti e degli assessorati competenti, ha saputo cogliere un’opportunità. In questo caso scegliendo un metodo alternativo al diserbo chimico, messo al bando dalla comunità europea, con una tecnica innovativa che servirà ad una migliore gestione ecologica delle erbe infestanti”.