Carlo Sorbetto: dal sogno al progetto di un vero sviluppo turistico della città

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Nell’attuale situazione di crisi economica e difficoltà conseguenti è paradossalmente possibile creare opportunità e sviluppo. L’offerta turistica nissena è attualmente limitata e banale, anche se rendessimo operanti i nuovi percorsi museali e riscoprendo, “nuove”, eccellenze cittadine, essa resta e resterà banale. L’antenna RAI e il suo sito (edificio e terreno) si prestano, opportunamente valorizzati in chiave turistica, ad un’offerta turistica di tipo nuovo nel panorama italiano. Nel mondo esiste un mercato di flussi turistici di visitatori per le antenne/torri di circa 40 Milioni ogni anno, ha gestire tale flusso è la WFGT (Federazione mondiale delle grandi torri, attualmente sono 26) che, riunisce gli organismi di gestione di torri di grande altezza e grattacieli di tutto il mondo. Inoltre, In Sicilia attualmente vi sono 12 Milioni di pernottamenti di turisti /anno. Entrambi questi flussi turistici possono essere significativamente intercettati, sfruttando alcune peculiarità della città: Centralità, clima, paesaggio, logistica ed altro. L’antenna diventa, opportunamente orientata e valorizzata in modo “turisticamente” attraente, un attrattore unico e innovativo nel panorama dei flussi turistici nazionali e siciliani. L’Antenna RAI di Caltanissetta diventerebbe così un potente fattore di richiamo turistico, volano, di un nuovo sviluppo economico della città e del suo comprensorio. Volano, anche capace di valorizzare tutte le eccellenze nissene, sia culturali che paesaggistiche insieme a quelle enogastronomiche, che la città può vantare e che oggi non sono valorizzabili più di tanto. Ad esempio un turista culturale non disdegna un’esperienza eno-gastronomica valida, pur mantenendo nella “cultura” la motivazione principale per la scelta della destinazione. Ecco quindi che avere più carte da giocare nel “paniere territoriale” può costituire, se combinato in maniera intelligente e propositiva, un valore aggiunto su target differenziati. In una parola spesso abusata, la capacità di “fare sistema”; che, a dispetto della apparente banalità è la cosa più difficile ed impegnativa da svolgere con efficacia sul versante turistico. Credo di aver gettato un nuovo sassolino nello stagno, sperando che “le onde” arrivino il più lontano possibile.

Carlo Sorbetto

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  • Invidio l'ottimismo del sig. Sorbetto. Ma la realtà a Caltanissetta è ben diversa dal resto del mondo.
    Dopo decenni e decenni di parlare di un museo delle Vare, sappiamo che fine hanno fatto i locali destinati ai gruppi sacri.
    Il museo di arte moderna inaugurato pochi giorni fa dal Sindaco, non sappiamo chi e come lo gestirà. Da notare che la bella pavimentazione bianca adesso grazie a un furgone e una macchina che sostano tutte le mattine sta assumendo un bel colore scuro, con con impronte di gomme auto. (arte moderna-inciviltà nissena).
    L'invio della vara a Milano sappiamo benissimo cosa ha prodotto in termini di presenze turistiche....
    La grande piazza è stata realizzata anch'essa come tutti i lavori in città con approssimazione, basole divelte, tombini rotti, caditoie in corso V. Emanuele distrutte. Verde pubblico da terzo mondo. Strade con avvallamenti e buche tengono svegli i nisseni alla guida delle loro auto. Le due ville comunali sono frequentate tutto il giorno dai clandestini dediti allo spaccio di droga.
    Vogliamo parlare delle rotatorie disseminate in città ? Delle strisce pedonali ? Dell'illuminazione cittadina ? Della raccolta differenziata ? Dei servizi comunali ? ( unica città italiana che rilascia la carta d'identità il giorno dopo!) della qualità e quantità di acqua potabile? ecc. ecc.
    Grazie a questa amministrazione tra pochi giorni avremo il mercatino in via Ferdinando l . Gli abitanti del quartiere e zone limitrofe ringraziano il Sindaco e il Consiglio comunale per il grande regalo di Natale. I nisseni che hanno acquistato un appartamento o una villa per vivere lontano dal caos e dall'inquinamento acustico ora si ritrovano nella bolgia del mercatino.
    Concludo che con queste e altre peculiarità nissene, intercetteremo quei flussi turistici che aspettiamo da decenni.
    Bisogna sempre essere ottimisti, ma con i piedi per terra.... scansando le buche!!!

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