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Caltanissetta, nonno Mauro incontra preside della “L. Sciascia”: tutto chiarito

Redazione

Caltanissetta, nonno Mauro incontra preside della “L. Sciascia”: tutto chiarito

Mar, 31/01/2017 - 17:12

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CALTANISSETTA – Nonno Mauro aveva scritto una lettera aperta con la quale sottolineava la chiusura dei cancelli della scuola “L. Sciascia” fino alle 08-30 (Lettera aperta del nonno).

Giusy Mazzarino, direttrice del plesso “L. Sciascia”, ha incontrato l’autore della missiva per spiegare la situazione. “Intendo chiarire che la protesta del nonno esasperato dal cattivo tempo è stata oggetto di discussione tra la scrivente e l’interessato, il quale, convocato prontamente, ha riconosciuto di essere stato inopportuno e ha chiesto scusa per le accuse rivolte alla scuola e alla dirigente, precisando che il suo vero problema era trovare una pensilina sotto cui ripararsi dalla grandine e dalle intemperie dei giorni scorsi. Ho ribadito che la pensilina non c’entra nulla con la foto che ritrae il cancello di via Colaianni chiuso con la catena. Infatti, l’orario di funzionamento della scuola, opportunamente rispondente ai bisogni dell’utenza ( ore 8,30-13,30 per le tre sezioni  collocate in quella parte dell’edificio) è approvato dal Consiglio di Istituto che rappresenta l’organo politico della scuola e alle cui delibere il Capo d’Istituto risponde con la esecutività delle decisioni assunte e concordate.Il cancello in discussione, quindi, viene aperto giornalmente dal collaboratore scolastico,  qualche minuto prima dell’ingresso dei bambini che, vengono accolti in classe dalle docenti , peraltro già  in servizio,  per obbligo di legge, cinque minuti prima dell’inizio dell’ingresso di genitori e alunni, cioè alle 8,25. Non si comprende quindi, come un problema di pensilina possa essersi trasformato in una inefficienza  della scuola che, al contrario, giorno per giorno è impegnata a favorire la sicurezza, il buon funzionamento, la correttezza e la positiva relazione col pubblico, anche attraverso una serie di iniziative flessibili volte a facilitare il servizio adattandolo ai bisogni dell’utenza (access – point dedicato, servizio di pre e post scuola, disponibilità del personale al desk, giustificazione dei ritardi per via telematica e tanto altro). Quanto alle pensiline occorre precisare che, dopo anni di tentativi difficoltosi, sono riuscita a farne installare due: una all’ingresso principale e unaproprio sopra la porta di entrata dell’ala in discussione. Ho dovuto ricordare al nonno che nessuna scuola è tenuta a riparare i 1.700 genitori che accompagnano ogni giorno i loro figli a scuola dalle intemperie (se non con i mezzi strutturali di cui è dotata) e che tutte le istituzioni per funzionare hanno bisogno di regole e di collaborazione. Su questo punto voglio porre l’accento per chiarire che sia io, sia i miei collaboratori siamo sempre pronti ad ascoltare e soddisfare le istanze dei genitori, i quali vengono puntualmente ricevuti per appuntamento, ogni qualvolta se ne presenti l’occasione o ne facciano richiesta. Forse anche in questa occasione un incontro rilassato al momento giusto, avrebbe chiarito i dubbi del nonno e favorito la costruzione di rapporti di stima, gettando un ponte verso la soluzione del problema piuttosto che verso una infondata dichiarazione di guerra che non ha portato bene né all’istituzione nè al nonno in ambascia”.