CALTANISSETTA – Inizia ad assumere contorni preoccupanti il problema della tumulazione dei defunti a Caltanissetta. Le difficoltà sono sorte dopo che i Carabinieri e la Guardia di Finanza hanno portato a termine l’operazione “Perla Nera” che ha portato al sequestro disposto dai magistrati dei loculi costruiti dalle cinque società indiziate, e cioè la “Rosso di san Secondo”, la “Regina Margherita”, la “Maria Santissima della Catena”, la “Militari in congedo” e l’associazione “Polizia di Stato di Caltanissetta”.
A quel punto anche il servizio riguardante le sepolture da effettuare nei 24 immobili realizzati sino all’aprile dello scorso anno da queste società è ricaduto al Comune, ed in particolare all’assessore pro-tempore (che al momento è l’avv. Maria Grazia Riggi) nominato amministratore e curatore ed al suo staff (composto dall’avv. Daniela Sollima, Michele Esposto, Giusy La Ferla e Pasquale Di Natale).
Le difficoltà insorgono da otto mesi a questa parte per i defunti iscritti in una di queste società, ma da meno di un anno: secondo quanto previsto dalle norme vigenti, i parenti che li vogliono tumulare possono acquistare il loculo, ma non possono scegliere la società che l’ha costruito, poichè ciò deve avvenire per sorteggio e solo per i posti rimasti disponibili in prima e quarta fila.
Inoltre la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi tra pochi giorni, infatti i loculi messi a disposizione dal magistrato per le tumulazioni sono stati 50 (10 per ogni società coinvolta nella indagine), 24 dei quali sono stati già richiesti e utilizzati. Cosa succederà quando gli altri 26 loculi serviranno?