MUSSOMELI – La Giunta municipale guidata dal sindaco Giuseppe Catania, ha autorizzato l’avv. Pietro Sorce ad abbandonare il procedimento civile avviato nel 2010 e che vedeva contrapposto il Comune di Mussomeli all’ATO CL1, con l’allora sindaco Salvatore Calà che puntava a recuperare oltre 2 milioni di euro anticipati all’Ato ambiente.
Tanto rumore per nulla si potrebbe dire. Infatti dopo sei anni di carte bollate, il procedimento s’è esaurito per ritiro da parte del Comune che, dietro nota scritta dallo stesso legale lo scorso 4 gennaio: “Onde evitare ingentissime spese a carico del Comune per la registrazione della successiva sentenza” (l’udienza era stata rinviata al 23 gennaio 2017), ha accolto tale suggerimento rinunciando alle proprie pretese.
Tutto dicevamo prese avvio pochi mesi dopo l’insediamento della Giunta Calà che nell’estate del 2010 diede formale incarico legale all’avvocato Piero Sorce ritenendo di essere creditore dell’Ato Rifiuti CL1 della somma di € 1.435.178,93 per precedenti conferimenti ed anticipazioni dal 31 dicembre 2005 al 23 giugno 2008, oltre ad € 63.734,07 sempre anticipati dal Comune per emolumenti ai dipendenti di ruolo, contrattisti ed L.S.U. in carico all’ATO. A tali somme, l’amministrazione sommava anche un’altra anticipazione, stavole di cassa e pari ad € 600.00,00 concessa dalla Regione in favore di ATO Ambiente CL1 ma sempre a carico del Comune di Mussomeli.
Somma qua somma là, il credito complessivo che il Comune di Mussomeli riteneva di vantare nei confronti dell’Ato ammontava pertanto a ben 2.098.913,00 euro, oltre agli interessi nel frattempo maturati.
Ovviamente l’Ato non è stato a guardare e da parte sua ha fatto valere le proprie ragioni, contestando al Comune di Mussomeli non poche manchevolezze e richiamando il fatto di operare in sussidiarietà rispetto ai Comuni che la compongono.
A questo si aggiunga che il 12 dicembre 2014 la Giunta Calà approvò la procedura per la predisposizione del piano di rientro del debito complessivo nei confronti dell’ATO Ambiente CL1 Spa, con le modalità previste da una circolare dell’Assessorato dell’energia dove si specificava “Mediante l’adozione di ogni atto utile a pervenire ad una composizione bonaria con rinunzia delle liti all’epoca in corso”.
Di conseguenza, il Consiglio comunale a febbraio 2015 approvò il piano di riparto e contestuale piano di rientro per le anticipazioni dell’ATO Ambiente CL1 e per i debiti del Comune, al fine di accedere ai meccanismi di premialità previsti dalla legge. (FONTE: “La Sicilia” Roberto Mistretta)