I giudici di pace leggeranno oggi, durante le cerimonie per l’Anno giudiziario nelle Corti d’appello, un “documento unitario di dura contestazione dell’operato” del ministro della Giustizia Andrea Orlando e, in alcuni distretti, verranno poste in essere manifestazioni di protesta con toghe, cartelli ed altri strumenti di dissenso. “I dati statistici contenuti nella relazione del Presidente della Cassazione Canzio, predisposta in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario – rilevano in una nota Gabriele di Girolamo, presidente dell’Associazione nazionale giudici di pace (Angdp) e Maria Flora Di Giovanni, presidente dell’Unione nazionale giudici di pace (Unagipa) – confermano che la Giustizia di Pace, malgrado l’ostracismo della burocrazia ministeriale e le condizioni di perenne emergenza nelle quali opera, resta l’unica magistratura efficiente e rapida nel Paese, con una capacita’ di definizione annua dei processi addirittura superiore rispetto al numero dei procedimenti introdotti nell’anno ed una loro durata media di circa 10 mesi”. Nel frattempo le organizzazioni di categoria hanno denunciato al Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europea “l’inottemperanza, da parte del Governo italiano e del ministro Orlando”, alla decisione del 16 novembre del Comitato Europeo dei Diritti Sociali, che ha condannato l’Italia per discriminazione e lesione dei diritti sociali e previdenziali dei giudici di pace: “In tale sede – si legge nella nota – abbiamo chiesto l’adozione nei confronti dell’Italia dei provvedimenti previsti dalla Carta Sociale Europea e protocolli addizionali, trattati internazionali puntualmente disattesi dal Ministro Orlando, sebbene vincolanti ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione e ratificati nel nostro Paese con la legge n. 30/1999. Nell’imbarazzato silenzio del ministro Orlando, che ha in mala fede contravvenuto ad ogni impegno assunto nei confronti della categoria – concludono i presidenti delle organizzazioni che riuniscono i giudici di pace – continua lo sciopero dei giudici di pace, iniziato il 26 gennaio, che si protrarra’ sino al 1° febbraio”.