Una ragazza di 18 anni si è sparata davanti alla sua famiglia dopo essere stata “portata al suicidio da un’inesorabile spirale di cyber-bullismo”. Brandy Vela, da Texas City, Stati Uniti, ha inviato un messaggio ai sui cari nel quale manifestava le sue insane intenzioni: “Vi voglio davvero bene, mi dispiace tanto per tutto”. I suoi genitori e i suoi nonni si sono precipitati a vedere cosa stava succedendo, e hanno trovato Brandy nella sua camera da letto. Proprio in quell’istante la 18enne si è uccisa. “Ho sentito qualcuno piangere così sono andata di sopra, ho guardato nella sua stanza e c’era lei contro il muro. Aveva una pistola e piangeva: ‘Brandy ti prego non farlo, Brandy no'”, ha ricordato la sorella Jackie a Houston News. La ragazza è poi morta in ospedale.
Jackie ha rivelato che la sorella era sempre stata presa di mira per il suo peso, ma negli ultimi mesi nei suoi confronti si era scatenata “una campagna implacabile di cyberbullismo”. “Hanno creato dei falsi profili su Facebook e le scrivevano dei messaggi orribili: ‘Perché sei ancora viva?’ Lei era una persona magnifica. Ma l’unica cosa che la gente riusciva a pensare era quello che riguardava il suo peso” dice ancora Jackie. “Abbiamo cercato di convincerla a mettere giù la pistola, ma era determinata. Ha detto che non poteva tornare indietro. E’ un’immagine che mi porterò sempre dentro. Non auguro a nessuno davvero di vivere quel momento” ha detto Raul Vela, il padre di Brandy. Il dipartimento di polizia di Texas City ha fatto sapere che sta esaminando le accuse di bullismo, ma non ci sono ancora indagati.