SIRACUSA – La polizia di Siracusa ha fermato un 18enne sospettato di essere tra gli autori della brutale aggressione ai danni di un pensionato di 81 anni di Siracusa, deceduto mercoledi’ scorso dopo oltre due mesi di agonia. Il primo ottobre l’uomo, che aveva gia’ subito altre aggressioni, fu prima picchiato e poi dato alle fiamme. Andrea Tranchina, 18 anni, siracusano e’ in stato di fermo con l’accusa di omicidio in concorso. Il provvedimento e’ stato emesso dalla Procura di Siracusa ed e’ stato eseguito dagli agenti della Squadra mobile di Siracusa. Un fermo e’ stato spiccato per un altro giovane, amico dell’indagato, che per il momento e’ irreperibile. L’anziano, Giuseppe Scarso, un uomo mite e con problemi di salute, relazionali e mentali, era stato aggredito nella sua abitazione ed e’ deceduto mercoledi’ scorso all’ospedale Cannizzaro di Catania.
Dalle prime indagini era emerso che sarebbero stati almeno tre gli aggressori che si erano introdotti nell’abitazione del pensionato, probabilmente una banda di giovanissimi del quartiere che lo aveva preso di mira da tempo. Scarso, un ex fruttivendolo ambulante, aveva infatti gia’ subito due tentativi di dargli fuoco andati a vuoto nel giro di 48 ore. Il primo risaliva al 28 settembre scorso: qualcuno riusci’ ad aprire la porta dell’abitazione dell’uomo, al pianterreno in via Servi di Maria, gettando liquido infiammabile e dando fuoco al pavimento, ma l’anziano era riuscito a spegnere le fiamme. Il giorno dopo la vittima, insieme al fratello, aveva denunciato l’episodio ai carabinieri. L’indomani, poco prima della mezzanotte, tre persone incappucciate sono entrate nuovamente nell’appartamento, gettando liquido infiammabile sul petto e sull’orecchio dell’anziano, che se l’era cavata con lievi ustioni. Il primo ottobre, infine, poco prima delle 2 di notte, l’aggressione finale: i criminali sono entrati in casa e hanno utilizzato una bottiglietta di alcol che hanno versato sul viso, sulla testa e sulla spalla del pensionato.