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Palermo, poliziotto della Scientifica aggredito da egiziano

Redazione

Palermo, poliziotto della Scientifica aggredito da egiziano

Gio, 01/12/2016 - 18:23

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PALERMO – Un operatore della Polizia Scientifica di Palermo e’ stato aggredito nello spiazzo antistante l’Ufficio immigrazione di San Lorenzo. Il poliziotto si stava occupando di gestire alcuni migranti che aspettavano di essere fotosegnalati ai sensi della legge Bossi-Fini, cioe’ quegli stranieri che vogliono avere il rinnovo del permesso di soggiorno, ai sensi appunto della legge del 2002. Un cittadino Egiziano, che a causa della eccessiva presenza di utenti stranieri era stato invitato a ripresentarsi il giorno successivo, ha dapprima offeso i poliziotti, poi ha simulato il gesto di schiaffeggiare uno degli uomini della scientifica, per poi afferrare dal collo il maglione del poliziotto cercando di tirarlo verso di sé, tra lo stupore e lo sdegno degli altri astanti. L’immediato intervento degli altri poliziotti ha evitato il peggio e l’uomo e’ stato denunciato per oltraggio e resistenza. “La verita’ e’ che gli uomini della polizia scientifica non solo sono oberati di lavoro, con i continui sbarchi che si aggiungono alla gia’ grossa mole di lavoro esistente – sostiene Igor Gelarda dirigente del Sindacato di Polizia Consap – ma lavorano spesso in situazioni di poca sicurezza. La gente non sa quanto possa essere pericolosa anche l’attivita’ svolta dalla Polizia scientifica, a volte in mezzo a manifestazioni pericolose, solo per fare un esempio. Con una presenza di stranieri in crescita esponenziale, e persone spesso esasperate da turni lunghi e dalla burocrazia italiana. Diciamo che un po tutta la gestione della Polizia scientifica di Palermo e’ problematica. I sacrifici dei colleghi sono tanti, spesso non vengono messi a disposizione dotazioni e strumentazioni idonee a svolgere al meglio il difficile lavoro a contatto con l’utenza. Computer e workstation sono spesso obsolete e malfunzionanti e in certi casi finiscono per creare problematiche tecniche che complicano ulteriormente il lavoro”.