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Nel nisseno, gestiva cava abusiva: maxi-sequestro e denuncia.

Robin Hood

Nel nisseno, gestiva cava abusiva: maxi-sequestro e denuncia.

Sab, 03/12/2016 - 11:09

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GELA – I Carabinieri del Reparto Territoriale di Gela hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di un’intera area di cava, di altra area adiacente, sottoposta a vincoli paesaggistici, utilizzata abusivamente a fini estrattivi, e tutto il complesso di impianti e mezzi da cantiere di una ditta di movimento terra. L’indagine dei militari dell’Arma era iniziata a fine settembre di quest’anno, durante il controllo del territorio nelle contrade Piano Corallo e Feudo Nobile dell’Agro di Gela, dove era stato notato che diversi camion per movimento terra operavano in aree sottoposte a vincoli paesaggistici dalle quali portavano via enormi quantitativi di arenaria ed altri materiali inerti da cava. Le circostanze che ha fatto maggiormente insospettire gli operanti sono stati gli orari assolutamente inusuali- alba o poco dopo- nonche’ le giornate- domenica principalmente- nelle quali avvenivano questi trasporti.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, quindi, hanno svolto diversi servizi di osservazione e pedinamento nei confronti dei camion che provenivano dall’area sospetta, appurando che tutti gli inerti prelevati dalle aree vincolate venivano lavorati nell’impianto e con i mezzi di proprieta’ della ditta gelese di movimento terra, in area autorizzata dalle autorita’. L’attivita’ dell’Arma e’ stata coadiuvata dall’intervento degli ispettori del Distretto Minerario di Caltanissetta, che nelle fasi di accertamento al primo accesso congiunto con i militari dell’Arma, avevano gia’ provveduto a comminare sanzioni amministrative per circa 20.000 euro ordinando la sospensione in via amministrativa di tutte le licenze estrattive della societa’. La Procura della Repubblica di Gela, contestando i reati di deturpamento di area sottoposta a vincolo paesaggistico, nonche’ di opere eseguite in assenza di autorizzazione paesaggistica ed in assenza di denuncia all’autorita ed adempimenti previsti dalla Legge, ha trasmesso al Giudice la richiesta di sequestro preventivo, che e’ stato disposto dal Gip. I Carabinieri hanno, quindi, dato esito all’operazione sottoponendo a vincolo: l’intera area di cava autorizzata che si estende per diversi ettari; l’intero impianto di riduzione e lavorazione degli inerti situato nella Contrada Catarrosone; un autocarro; due escavatori cingolati ed una pala gommata. Il titolare dell’attivita’ estrattiva della cava e della societa’, un gelese di 57 anni, e’ stato deferito a piede libero e rispondera’ dei reati contestati.