Mafia, “buttafuori” imposti ai locali: 12 arresti nel clan Brunetto

CATANIA – I Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno eseguito un’ordinanza del Gip nei confronti di 12 persone, dirigenti ed affiliate del clan mafioso Brunetto, che opera nella fascia jonica e pedemontana dell’Etna, legato alla famiglia di Cosa Nostra catanese Santapaola, guidato da Pietro Carmelo Olivieri, tra gli arrestati. Dodici persone, delle quali cinque gia’ in carcere, sono state raggiunte da una ordinanza di custodia cautelare, per associazione a delinquere di stampo mafoso, detenzione e spaccio di droga, detenzione e porto illegale di armi e rapina. Le indagini iniziate nel giugno 2013 si sono potratte fino al novembre del 2014.
E’ emerso che il gruppo capeggiato un tempo da Paolo Brunetto, capo storico, era stato affidato a Pietro Carmelo Olivieri, in quanto il fratello del boss, Salvatore Brunetto, era costretto in una struttura terapeutica di Marsala. Durante le indagini sono state evidenziate le dinamiche operative per il controllo del territorio mediante rapine, furti di veicoli, e spaccio di cocaina e marijuana. A ristoranti e locali da ballo veniva imposta l’assunzione di affiliati come buttafuori e addetti alla sicurezza. Tra gli arrestati per possesso di armi sono finiti Giuseppe Calandrino, Alfio Di Grazia, Pietro Carmelo Oliveri, Alessandro Siligato e Luca Daniele Zappala’, responsabili di rapine per sovvenzionare le case della cosca.
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