CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. La vita, in fondo, è fatta di segni. Di simboli. Ma veniamo al dunque. La vicenda è nota: a Caltanissetta, Amministrazione Comunale e diversi cittadini hanno rifiutato un bellissimo esemplare di Cipresso (Cupressus), offerto dall’Azienda Forestale per farne l’Albero di Natale 2016/2017 di Piazza Garibaldi. L’Azienda Forestale ha fornito anche il basamento su cui sarebbe stato issato l’albero. Le consuete lungaggini burocratiche provenienti dall’Ufficio tecnico comunale per utilizzare una gru, le prime voci di dissenso da parte di alcuni cittadini (volevano un Abete)… e il Cipresso scompare dalla Piazza. Nessuno ne ha rivendicato la scomparsa. Piazza Garibaldi è rimasta priva di Albero di Natale (vedi: http://www.italianostra.org/?p=50239).
Mi chiedo: quale significato dare a questa vicenda? Come mai si è verificato tutto questo? La risposta, probabilmente, ci viene da un proverbio armeno: “Per fare un Albero di Natale ci vogliono tre cose: gli ornamenti, l’albero e la fede nel futuro”.
Dunque: un gesto, un lapsus che svela il vero stato d’animo di chi sta amministrando la Città, al di là della consueta retorica buonista e positivista? Un gesto, un lapsus che svela il vero stato d’animo di troppi cittadini nisseni? D’accordo: una piccola cosa, un fatto, un evento marginale, rispetto a tante cose importanti. Fondamentali. Che comunque non vengono fatte. E di cui parleremo a breve.
Buon Natale!Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia