Influ day. Asp Caltanissetta: “La vaccinazione anti-influenzale è efficace”

CALTANISSETTA – L’ASP di Caltanissetta ha aderito all’Influ Day “Influ Day”campagna di sensibilizzazione alla vaccinazione anti-influenzale promossa dall’Assessorato regionale della Salute. Stamani, il contributo dell’Azienda Sanitaria Nissena è stato evidenziato, dal manager Carmelo Iacono, nel corso di una conferenza stampa. “L’importanza del vaccino anti-influenzale  è fondamentale in termini soprattutto di vite salvate visto che l’influenza, per via delle sue complicanze, miete più vittime di quante possiamo immaginare. Oggi esistono delle lobby non favorevoli alle vaccinazioni e questo produce danni alla popolazione impensabili. Nessuna azione pubblica, invece, e siamo noi medici a dirlo, è efficace quanto la vaccinazione. Oggi l’azienda qui rappresentata in tutte le sue espressioni, dai medici di medicina generale ai pediatri, è impegnata e crede in questa azione”.

La dottoressa Rosanna Milisenna, responsabile dell’Ufficio Vaccinale ha comunque sottolineato come quest’anno siano già stati richiesti 500 vaccini in più dai medici di medicina generale. E’ possibile vaccinarsi fino al 28 febbraio.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave. Sulla base di tali indicazioni le persone alle quali viene raccomandata ed offerta gratuitamente la vaccinazione sono:

  1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni
  2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti – affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, quali:
    1. malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva o BPCO)
    2. malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite
    3. diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30)
    4. insufficienza renale/surrenale cronica
    5. malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
    6. tumori
    7. malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
    8. malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali
    9. patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici
    10. patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari)
    11. epatopatie croniche
  3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale.
  4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
  5. Persone residenti presso strutture socio-sanitarie, per anziani o disabili
  6. Medici e personale sanitario di assistenza
  7. Persone conviventi con soggetti portatori di patologie di cui al punto 2) che non possono essere vaccinati.
  8. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali (suini e volatili) che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
    1. addetti alle attività di allevamento;
    2. addetti al trasporto di animali vivi;
    3. macellatori e vaccinatori;
    4. veterinari pubblici e libero-professionisti.

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