CALTANISSETTA – Il ruolo della donna, il mito, l’attaccamento alle proprie radici e la tendenza al cosmopolitismo, la religiosità e la superstizione: questi alcuni dei temi trattati dalla scrittrice sarda Emma Fenu, durante l’incontro tenuto, il 19 dicembre, presso il Liceo Scientifico A. Volta con le classi prima sez. B e terza sez. C..
L’incontro è stato il momento finale di un percorso didattico, basato sulla lettura dell’ultima pubblicazione di Emma Fenu, intitolata Le dee del miele e compiuto dagli studenti, sotto la guida rispettivamente delle docenti di Italiano Monica Alaimo e Franca Adelaide Amico, coordinatrice dell’attività.
Fortemente evocativo il titolo del romanzo, una saga familiare tutta al femminile, ispirata alla realtà, ma ambientata nella terra natale della scrittrice, la Sardegna, connotata con toni mitici, quasi magici, come depositaria di un peculiare patrimonio culturale e di tradizioni ataviche. Le quattro protagoniste vengono definite dee, in quanto custodi della vita e della morte, capaci di rinascere e ricominciare a vivere, nonostante le esperienze dolorose tipiche dell’esistenza; dee del miele, nel segno di un tòpos culturale classico, che esalta il miele come nutrimento vitale ed al contempo come metafora dell’edonismo. Una lettura, quella del romanzo, certamente impegnativa per gli studenti del Volta, ma che ha offerto numerosi spunti di discussione di pregnante attualità. Al di là del contenuto e del messaggio profondo che conduce il lettore ad identificare ogni donna come una “dea” (e qui, il collegamento con la Magna Mater preistorica è implicito), Emma Fenu ci pone dinanzi ad una sfida: accogliere e apprezzare uno stile insolito, più vicino alla poesia che alla prosa, riproponendo e rinnovando quella prosa lirica del Novecento che, pur nella sua concisione, parla ancora in modo tanto eloquente.