GELA – Giuseppa Savatta, la donna di 41 anni che ieri ha ucciso le sue due bambine di 9 e 7 anni, Maria Sofia e Gaia, e’ in stato di arresto con l’accusa di duplice omicidio aggravato dall’averlo commesso sui discendenti. La donna, si trova ancora piantonata in ospedale per aver tentato di ingerire qualche sorso di candeggina. Giuseppa Savatta e’ stata trovata dal marito, in bagno, alla interno della vasca, mentre tentava di ingoiare acqua e candeggina e con un tubo della doccia stretta al collo. Intanto dalle indagini, coordinate personalmente dal procuratore Fernando Asaro e condotte dai carabinieri, emerge che la donna, insegnante di sostegno alla ‘Ettore Romagnoli’, era sempre precisa, puntuale, seria. Qualche alterco c’era invece all’interno della coppia, poiche’ il marito Vincenzo Trainito, insisteva affinche’ la donna, colpita dalla scomparsa del padre suicidatosi nel 2008, consultasse qualche medico. “C’erano – ha detto il marito agli inquirenti – delle discussioni, ma non l’avrei mai lasciata. Non avrei mai potuto prevedere quanto e’ successo”.
Sara’ eseguita oggi alle 15, dal medico legale Cataldo Raffino, l’autopsia sui corpi di Maria Sofia e Gaia Trainito, le due bimbe di 9 e 7 anni. L’autopsia dovra’ chiarire se le due bimbe sono morte avvelenate perche’ costrette dalla mamma ad ingerire della candeggina oppure per soffocamento.