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Emigrazione, l’Istat: Caltanissetta tra le province con alto tasso di partenze. Regno Unito e Germania le mete preferite

Redazione

Emigrazione, l’Istat: Caltanissetta tra le province con alto tasso di partenze. Regno Unito e Germania le mete preferite

Mer, 07/12/2016 - 12:58

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CALTANISSETTA – Gli italiani che emigrano continuano a scegliere il Regno Unito(17,1%), tra i Paesi europei seguono Germania (16,9%), Svizzera (11,2%) e Francia (10,6%). Lo rileva l’Istat nel report sulle migrazioni internazionali e interne. Sono sempre di più i laureati italiani con più di 25 anni di età che lasciano il Paese (quasi 23 mila nel 2015, +13% sul 2014) ma l’emigrazione aumenta anche fra chi ha un titolo di studio medio-basso (52 mila, +9%). Tra i flussi in entrata, la cittadinanza piu’ rappresentata e’ sempre quella romena, con 46mila iscritti, seguita dalle comunita’ marocchina (15mila), cinese (15mila) e bengalese (12mila). In rapporto al numero di residenti, le province da cui hanno origine i piu’ rilevanti flussi in uscita di italiani sono quelle siciliane e quelle al confine nord del Paese. Tra le prime si segnalano, in particolare, le province di Enna, Caltanissetta, Agrigento e Palermo dove si riscontrano tassi di emigratorieta’ tra il 2,7 e il 3,0 per mille abitanti. Nelle zone
invece di confine, quelle dove maggiori sono le possibilita’ di espatrio di breve raggio, si contraddistinguono le province di Imperia (3,4 per mille), Bolzano (3,3 per mille) e Trieste (2,9 per mille). Nel 2015 il saldo migratorio con l’estero si mantiene positivo per 133mila unita’ ma si riduce del 6% rispetto all’anno precedente. Gli emigrati di cittadinanza italiana nati all’estero ammontano a oltre 23mila: il 55% torna nel Paese di nascita, il 37% emigra in un Paese dell’Unione europea, il restante 8% si dirige verso un Paese terzo non Ue. Negli ultimi vent’anni i flussi migratori con l’estero hanno rappresentato il principale fattore di crescita della popolazione residente in Italia, producendo un saldo migratorio positivo e contribuendo a modificare la popolazione residente dal punto di vista quantitativo e strutturale. Ma fermandosi agli ultimi cinque anni si nota che le immigrazioni si sono ridotte del 27%, passando da 386mila nel 2011 alle, per l’appunto, 280mila nel 2015. Le emigrazioni, invece, sono aumentate in modo significativo, passando da 82mila a 147mila. Il saldo migratorio netto con l’estero, pari a 133mila unita’ nel 2015, registra il valore piu’ basso dal 2000 e a questo punto non e’ piu’ in grado di compensare il saldo naturale largamente negativo (-162mila).