CALTANISSETTA – Peccato, siamo stati ad un passo dal diventare la città natalizia più mediatica del mondo. Peccato, non aver avuto il coraggio di continuare, di essersi fermati un passo prima dell’ingresso nel paradiso della notorietà internazionale. Sarebbe bastato un altro piccolo sforzo, che il Cipresso giunto per essere utilizzato a Caltanissetta come albero di Natale fosse stato issato in piazza Garibaldi. Invece alla fine ha prevalso la becera normalità, il genio visionario del primo cipresso Natalizio (rimasto adagiato mollemente sulla pavimentazione di piazza Garibaldi per quasi un giorno) è stato tarpato. Probabilmente erano anche già pronti i crisantemi al posto delle stelle di Natale per gli addobbi floreali.
Ci saremmo resi conto che non serve Moni Ovadia per ottenere la mediacità dell’azione culturale del capoluogo nisseno, non serve Rai1 con i servizi modello “Gomorra” su Caltanissetta, ma servono soltanto le idee: il Cipresso di Natale sarebbe stata l’azione più incisiva di questa Amministrazione, probabilmente avrebbe anche battuto la “nostra” vara all’Expo. Ed invece siamo tornati ad essere banalmente Caltanissetta, con il suo abete di Natale e la sua locandina copiata per gli eventi natalizi.
Ci spiace veramente. Già immaginavo i titoli dei quotidiani nazionali: ad esempio il Corriere della Sera avrebbe realizzato uno speciale “Il Cipresso partecipato”, il Fatto Quotidiano “Per un Natale a cinque stelle, il Cipresso di Natale Nisseno”, l’Unità “Il Cipresso dice sì al Natale”, la Repubblica “Il Cipresso della legalità”.
Abbiamo però ancora una volta capito che quando l’Amministrazione s’impegna, se vuole tira fuori idee di spessore: dalla Città delle Bocce (ovviamente il riferimento è al mitico impianto da 90mila euro) alla Città del Cipresso di Natale, passando per la Città del Torrone. La dimostrazione che noi siamo una città dalle mille anime. Già ci manca il dolce cipresso di Natale, non giungeranno dunque quelle migliaia di turisti (flussi coordinati dall’Ufficio Europa) nel centro storico per ammirare il Cipresso di Natale.
Purtroppo rimarranno solo sogni, ma seppur per poco tempo quell’albero, ingiustamente bistrattato, ci è entrato nel cuore, consapevoli che …un Cipresso è per Sempre!