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Bilancio, al via la seduta al Senato: Boschi pone la fiducia

Redazione

Bilancio, al via la seduta al Senato: Boschi pone la fiducia

Mer, 07/12/2016 - 10:35

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ROMA – E’ iniziata al Senato la seduta dedicata alla legge di Bilancio. La ministra Maria Elena Boschi ha posto la questione di fiducia sul primo articolo che contiene la manovra, cioe’ sul testo identico a quello licenziato dalla Camera dei Deputati. La commissione Bilancio – ha riferito Giorgio Tonino, del Pd – ha concluso i lavori intorno alle ore 23 senza dare mandato al relatore. La Commissione ha espresso un “sentimento di rammarico che ha unito tutti i gruppi” per la mancata lettura congiunta della legge di Bilancio. Tonino ha quindi riferito le “polemiche e critiche dell’opposizione” nonche’ la “presa d’atto della presentazione di 1.000 emendamenti circa da parte dei gruppi, in particolare dell’opposizione e di un certo numero di ordini del giorno”. E’ stato convenuto – ha detto ancora – che non avrebbe avuto senso impegnare su questo o quel tema il governo dimissionario e quindi la Commissione ha deciso di accogliere gli ordini del giorno come raccomandazione al futuro governo. Vista impossibilita’ di procedere al voto degli emendamenti e’ stato deciso di concludere senza il mandato al relatore.
A nome del governo – ha detto Boschi – e autorizzata dal Consiglio dei ministri, pongo la questione di fiducia sull’approvazione senza emendamenti dell’articolo 1, nel testo identico a quello approvato alla Camera”. Il ministro Boschi ha quindi lasciato l’Aula ed e’ iniziata la discussione. Barbara Lezzi ha riferito che “responsabilmente” il M5S ha ritirato gli emendamenti alla manovra ed ha annunciato il No alla legge e al voto di fiducia: “Vogliamo che il governo rassegni le dimissioni formali”. “Il popolo – ha dichiarato – ha chiesto al liberazione da questo governo dicendo No al referendum, che e’ stato anche un voto politico”. Andrea Augello (Conservatori e riformisti) ha sottolineato il “paradosso” di un governo che “chiede la fiducia per dimettersi” e del fatto che viene impedito al Senato di correggere la legge proprio dopo che il voto referendario ha confermato il bicameralismo. Per Augello viene licenziata “una cattiva manovra”, che dovra’ essere ritoccata a marzo: “abbiamo la certezza di dover rimettere mano alle coperture”. Antonio Azzollini (Fi) ha protestato sui tempi lasciati al Senato per l’esame della manovra: “Anche Bolt nei tempi assegnati avrebbe avuto qualche dubbio di mantenerli”. Quindi ha affermato che Fi non puo’ che esprimere un No al voto odierno. Sergio Divina (Lega Nord) ha ribadito il no alla manovra e alla fiducia perche’ e’ “una brutta legge di bilancio”.