Gesù dice: “Non lasciatevi ingannare” Per diverse domeniche la liturgia ci ha ammonito, e lo fa anche oggi, di considerare con attenzione e interesse la grande verità della “fine dei tempi “ Gesù ne fa accenno in modo assai chiaro: “ non resterà pietra su pietra che non venga distrutta” Un linguaggio che difficilmente si può equivocare: verrà il giorno della distruzione di tutto. Ma nessuno è in grado di sapere quando questo avverrà. Tutti coloro che, in tempi diversi , anche lontani da quelli che stiamo vivendo, e anche in quelli presenti, hanno fatto e fanno i catastrofici , sono ciarlatani inutili o inaffidabili. Per questo Gesù dice : “ non lasciatevi ingannare e non vi terrorizzate”. Avverrà che ci saranno guerre, rivoluzioni, terremoti, e tribolazioni, ma non è ancora la fine. Non è che abbia determinato una data, o magari indicato dei segni più specifici per capire che è la fine, ma quel che è certo è che “ ci sarà”. I profeti lo hanno chiamato “ il giorno del giudizio “ o “ Giorno rovente come un forno”. E Gesù conferma : vi saranno terremoti, carestie, pestilenze,…. Fatti terrificanti e segni grandi nel cielo… metteranno le mani su di voi, vi perseguiteranno” Per la verità ce n’è abbastanza per sentirsi “terrorizzati”, ma Gesù rassicura e promette: “ nessun capello del vostro capo perirà” Anche se rimane una larga falda di mistero, possiamo sentirci confortati, perché “ quel giorno” , che sarà del giudizio, il Signore, discriminerà i buoni dai malvagi. Questo è confortante se , però, ci impegniamo a far parte dei buoni e non dei malvagi . Ecco perché il problema non è da trascurare, e se non è la giusta maniera di attendere quel giorno, sentendosi turbati e sopraffatti dall’ansia e dalla paura, non è per nulla saggio e giustificato l’atteggiamento di ridurre tutto ad un “modo di dire”, a fantasie pietistiche, o suggestioni che turbano solo gli spiriti fragili. Occorre avere la lucida consapevolezza che andremo incontro al Signore e l’atteggiamento del Signore, nei nostri confronti, sarà, per cosi dire , “condizionato” da quello che avremo fatto durante la nostra vita. Tutte le nostre scelte , le nostre azioni, saranno valutate da Dio, in modo positivo se avremo seguito la via delle virtù, della giustizia, dell’amore fraterno, delle “regole del Regno” di Dio, ma saranno giudicate negativamente, se avremo acconsentito alle fatue attrazioni del male, alla mancanza di sensibilità nei confronti del prossimo, all’arroganza. La nostra salvezza sarà legata a “quel momento” in cui il Signore troverà buone ragioni per coprirci ancora una volta di paterna tenerezza, oppure, dovrà, “con delusione” allontanarci dal suo cospetto.
” Terrorizzati .. o rassicurati?
Lun, 14/11/2016 - 00:01
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