La statua della libertà (Statue of Liberty) per gli americani, familiarmente Lady Liberty, ha compiuto da poco gli anni e precisamente 130, (il 29 ottobre) la statua più famosa del mondo ha tutta la nostra attenzione. Diventata il monumento simbolo di New York e in generale degli interi Stati Uniti D’America è conosciuta da tutti ma, molti ne ignorano la storia; inaugurata il 28 ottobre del 1886 si trova all’entrata del porto di New York, sul fiume Hudson, sulla rocciosa Liberty Island, dove con i suoi 93 metri d’altezza domina l’intera baia di Manhattan.
La prima idea della statua nacque probabilmente nel 1865, durante un pranzo in casa di Edouard Laboulaye, importante giurista francese e grande difensore degli ideali repubblicani. Nel bel mezzo di una discussione particolarmente accalorata, il padrone di casa si sarebbe trovato a proporre la costruzione di un monumento per commemorare l’ indipendenza americana, e che a finanziarlo, come simbolo di ribellione all’impero di Napoleone III, sarebbe dovuto essere il popolo francese.
L’affermazione era puramente retorica, e la questione sarebbe probabilmente finita lì, se al pranzo non avesse partecipato anche Auguste Bertholdi.
Lo scultore rimase infatti particolarmente colpito dall’idea, tanto da iniziare a progettarne davvero la realizzazione, coinvolgendo in seguito lo stesso Laboulaye. Il panorama politico sotto Napoleone III però non permetteva di realizzare l’impresa, ma con la caduta dell’imperatore e la nascita della terza repubblica, nel 1870 il momento sembrò finalmente propizio.
L’opera fu dunque realizzata grazie all’architetto francese Frédéric Auguste Bartholdi, con la collaborazione dell’ingegnere Alexandre Gustave Eiffel, che ne progettò gli interni. Doveva essere un dono del popolo francese per il centenario dell’indipendenza americana, da ciò il nome originario ‘Libertà che illumina il mondo’ (Liberty Enlightening the World) ma a causa delle difficoltà nel reperire i fondi fu pronta con 10 anni di ritardo.
La cultura raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente nella mano destra una fiaccola, simbolo del fuoco eterno della libertà, mentre nell’altra tiene un libro recante la data del giorno dell’Indipendenza americana (il 4 luglio 1776); ai piedi vi sono delle catene spezzate, simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari o i sette continenti. La statua, prende a sua volta ispirazione da diversi modelli storici come la dea egizia Iside, o altre figure come l’assiro-babilonese Semiramide, rappresenta la dea Ragione, la cui torcia simboleggia il sapere massonico.
Dal 1984 fa parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco e Liberty Island è raggiungibile in pochi minuti di battello da Lower Manhattan, Percorrendo i suoi 354 gradini che conducono fino alla corona, si giunge ad un punto di osservazione che offre una superba vista sulla città e sul porto.
Visibile già a 40 chilometri di distanza, la Statua era la prima immagine dell’America che i viaggiatori scorgevano dal mare, un buon auspicio che rese subito popolare il monumento, ogni anno visitato da circa 11 milioni persone.
Concludiamo con due ‘simpatiche’ curiosità legate a questo meraviglioso storico monumento: il primo modello di Lady Liberty si trova a Parigi sull’Isola dei Cigni, nei pressi dell’antico laboratorio di Bartholdi. Misura 11.50 metri e guarda in direzione dell’Atlantico, verso la sua sorella maggiore. Con la sua statura esorbitante la Statua della Libertà è un’irresistibile fonte di attrazione per i fulmini; si è calcolato che ogni anno venga colpita circa 600 volte. Però non male!