CALTANISSETTA – Un profondo ripensamento sul modo di fare prevenzione, diagnosi e terapia nell’interesse del paziente è stato proposto oggi 12 novembre, nel corso del Workshop “Slow medicine: una “rete di idee in movimento” per una medicina sobria, rispettosa e giusta” al SALUS FESTIVAL 2016
Il nuovo approccio, presentato da Andrea Gardini, medico fondatore di Slow Medicine e componente del Consiglio Direttivo Nazionale della “rete”, sta riscuotendo enorme consenso, soprattutto per i risultati concreti che ottiene.
“E’ una rete di pensieri in movimento” afferma Gardini, “nata 5 anni fa grazie alla confluenza di persone che si sono confrontate sui temi della qualità, complessità, comunicazione e medicina narrativa. E’ una visione sistemica della cura, visione partecipata che vede insieme professionisti, cittadini e pazienti che lavoro in rete”.
Ed è proprio la rete, rappresentata nel logo dalla chiocciola, come simbolo di ciò che “ha il governo del limite”, propone l’idea di una medicina “slow”, che significa, come ribadisce Gardini “riflessiva, rispettosa e giusta”. Riflessiva, nei termini che “fare di più non significa fare meglio”, rispettosa, per l’attenzione ai valori aspettative e desideri delle persone, e giusta per cure appropriate per tutti.
Il confronto continuo nell’ambito del Movimento Slow Medicine nasce anche come reazione alle pressioni degli obiettivi economici in sanità. Troppo spesso orientato all’efficienza e alla “fretta diagnostica e terapeutica”, il curante trascura il “tempo dell’ascolto da affiancare a quello per la cura” che dovrebbe orientare e dare senso all’azione sanitaria.
Di pratiche di appropriatezza, garanzia anche di sostenibilità economica, hanno parlato gli intervenuti, confermando di essere parte di una rete in grande espansione, costituita da professionisti, cittadini, associazioni ed enti che lavorano insieme, alla pari, per un grande cambiamento.
Nel corso del Convegno, i contributi di Domenico Colimberti, anche lui socio fondatore della Rete, Direttore Sanitario Casa di Cura “Villa Serena” di Palermo, Giovanni D’Ippolito, Presidente Ordine dei Medici di Caltanissetta, Giuseppe Petrotto, della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) Sicilia, Sebastiano Zappulla, Presidente coordinamento regionale IPASVI Sicilia, Francesco Sottile, Vice Presidente Slow Food Sicilia, Giuseppe Greco, Segretario regionale CittadinanzAttiva, Andrea Supporta, Coordinatore regionale Tribunale diritti del malato, Francesca Scorzoni – Area legale “Evoluzione Continua”, società di consulenza e formazione manageriale, Gaetano Satullo – Azienda Ospedaliera “Papardo”, Messina.
Sono stati discussi gli obiettivi della Slow Medicine in linea con quelli del Progetto internazionale Choosing Wisely, contro le procedure a rischio di inappropriatezza.
Tra i messaggi importanti di oggi: più ascolto da parte del medico, lavoro integrato in rete tra gli attori della salute, attenzione agli effetti nefasti dei trattamenti, meno sprechi ma anche meno condizionamenti dalla medicina difensiva e consapevolezza verso i “veleni della fast medicine” (La fast medicine ci infastidisce”!).