Sicilia, Antimafia Ars. Nello Musumeci: “Regione a vigilanza zero, senza controllo”

PALERMO -“Dal 2012 ad oggi la Regione ha compiuto solo dodici ispezioni di secondo livello, solo quattro l’anno. Questo dimostra come l’attivita’ di controllo sulla gestione degli uffici regionali e degli enti sottoposti a vigilanza sia pari a zero”. E’ L’allarme lanciato dal presidente della Commissione regionale Antimafia Nello Musumeci, nell’ambito di un’audizione del presidente delle Sezioni riunite della Corte dei Conti per la Regione siciliana Maurizio Graffeo. “Lo strumento di controllo sugli atti della Regione va potenziato perche’ c’e’ ovunque consapevolezza che tanto nessuno ci controlla, dunque nessuno paga. E questa consapevolezza di certo suscita azioni non legittime. C’e’ da parte nostra la consapevolezza che la politica abbia abdicato al suo ruolo e delegato le sue funzioni alla magistratura, mentre abbiamo il dovere di individuare il marcio, segnalarlo e isolarlo”.
“Mi conforta il fatto che anche il presidente Graffeo concordi sul fatto che l’attivita di controllo sul buon funzionamento della pubblica amministrazione in Sicilia sia ancora carente e sul fatto che alcune iniziative sono state assunte tardivamente da parte della Regione. Preoccupa che da diversi anni il servizio ispettivo non si adottato di sufficiente personale e non solo dal punto di vista numerico, ma anche sul piano della formazione”, ha proseguito Musumeci, facendo una sintesi di quanto e’ emerso nell’ambito dell’audizione che si e’ tenuta stamattina in commissione regionale antimafia. “Il personale della Regione non viene sottoposto con la necessaria frequenza agli aggiornamenti – ha proseguito – nonostante la normativa degli enti locali e delle partecipate sia in costante evoluzione. C’e’ davvero un problema legato all’attivita’ politica da una parte e burocratica dall’altra su cui la commissione antimafia ha gia’ posto l’accento da qualche anno e che proprio oggi con l’audizione del presidente della Corte dei Conti trova conferma di tesi” ha aggiunto, “scriveremo al presidente della Regione per sostenere la necessita’ di intervenire immediatamente e avanzeremo alcune proposte legislative affinche’ si possa ovviare ad alcune carenze: troppi gli enti commissariati, troppe le partecipare che hanno gli organi di controllo scaduti, troppa insofferenza e litigiosita’ all’interno degli enti locali e dei comuni, comuni che ancora non hanno approvato lo schema dei bilanci del 2016. Siamo davvero in difficolta'”.
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