San Cataldo,mandante dell’omicidio del cugino e rivale in affari:20 anni a Diego Calì

CATANIA – La Corte d’Assise d’Appello di Catania ha condannato a 20 anni di reclusione l’impresario di onoranze funebri Diego Calì, detto Dino, per associazione mafiosa e per essere il mandante del delitto del cugino e rivale in affari Salvatore Calì, assassinato il 27 dicembre 2008. I giudici etnei, inoltre, hanno condannato a 4 anni e 8 mesi per mafia Salvatore Lombardo, giovane bracciante di Marianopoli.

I due imputati – difesi dall’avvocato Antonio Impellizzeri – erano tornati sotto processo dopo che la Cassazione aveva annullato le condanne inflitte dalla Corte d’assise d’appello di Caltanissetta. Si tratta del secondo processo d’appello per questa vicenda. Entrambi gli imputati, che avevano scelto il rito abbreviato, si erano visti annullare le condanne dalla Cassazione e la suprema Corte, nel disporre un nuovo giudizio di secondo grado, aveva inviato gli atti a Catania perché a Caltanissetta c’è una sola sezione di Assise d’appello.

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