CALTANISSETTA – Venerdì 11 novembre ha avuto inizio al Teatro Margherita il Salus Cine Festival, Festival Nazionale del Cinema per la Salute giunto alla sua seconda edizione.
Numerosissima la presenza di pubblico, soprattutto ragazzi delle scuole Superiori di II grado (Istituto tecnico M. Rapisardi, liceo classico R. Settimo, liceo scientifico A. Volta, istituto G. Galilei, liceo classico P. Mignosi, liceo delle scienze umane Manzoni) della città di Caltanissetta impegnati sia come pubblico che come giurati per la valutazione di 20 cortometraggi scelti con la collaborazione del Kalat Film Festival e della Cineteca di Bologna. Un ringraziamento a quegli istituti che stanno fornendo supporto logistico a questa iniziativa, all’interno della loro attività di alternanza scuola lavoro. Assieme agli studenti una giuria composta da rappresentanti delle Associazioni no profit e degli Studenti della Facoltà di Medicina.
La giuria tecnica è composta da:
Pier Sergio Caltabiano, Direttore della Formazione del Cefpas,
Salvatore Buccoleri, Supervisor Kalat Nissa Film Festival
Maria Daniela Falconeri, Dirigente Medico Cefpas
Andrea Morini, Responsabile Programmazione della Cineteca di Bologna
Giuseppe Gigliorosso, Regista
Roberto Greco, regista,
Beppe Manno Direttore Artistico Rassegna itinerante del Cinema d’Autore
Andrea Marchese, regista
Stamattina sono stati visionati i primi 5 corti e successivamente si è proceduto con la visione del film “50 e 50” di Jonathan Levine. Il debriefing del film, successivo alla visione, è stato curato da Ilenia Parenti, Pedagogista collaboratore del CEFPAS e da Mario Blandino Psichiatra e Responsabile dell’Ufficio Formazione della ASP di Caltanissetta.
Il film narra dell’impatto di un giovane di fronte alla malattia oncologica. Come dice Mario Blandino, il benessere non è assenza di malattia ma equilibrio di mente cuore e corpo. Non si può guarire se non guarisce l’atteggiamento nei confronti della malattia. L’uomo però a volte non vuole cambiare, vuole guarire dal sintomo ma non vuole cambiare. Ma il medico, il terapeuta possono aiutare l’altro a guarire ma non possono guarirlo.
Ilenia Parenti ha evidenziato gli aspetti legati alla relazione di cura e del percorso di cambiamento della cura per la persona e per il mondo che lo circonda.
Salvatore Buccoleri ha infine sottolineato l’importante attività svolta dal Kalat Nissa Film Festival nel coinvolgere studenti e disabili nella promozione di cortometraggi di alta qualità artistica e valore sociale.
Nel pomeriggio è stata la volta di altri 5 cortometraggi e del film “Ragazze interrotte” di James Mangold che è stato successivamente commentato da Letizia Drogo, Psicologa e psicoterateuta, collazionatrice del CEFPAS e da Andrea Morini della Cineteca di Bologna. Il film è tratto dal libro di Susanna Kaysen “La ragazza interrotta” focalizza l’attenzione sulla diversità come follia. La protagonista del film considerata “disadattata”, “pazza” viene allontanata da casa è rinchiusa in una Istituzione per malati psichiatrici, dove incontrerà altra ragazze diverse “interrotte” come lei ma dal quale verrà fuori. É un film, come dice, Letizia Drogo che fa riflettere sul concetto di normalità, il matto diceva Foucault è chi non serve alla società economicamente intesa. Ma a volte ci si chiede se siano più matti coloro che sono etichettati come tali o coloro che si considerano sani.
Andrea Morini ha letto la cornice degli anni sessanta e delle contraddizioni che lo contraddistinguono. Il film, visto per la prima volta – commenta Morini – ha richiamato un altro capolavoro del cinema “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Miloš Forman, ma mentre in quest’ultimo è una metafora sulla ribellione, il film di Mangold si concentra sull’animo dei personaggi.
Sabato 12 novembre il Salus Cine Festival continuerà, con proiezione di altri cortometraggi e visione alle ore 10.30 del film “Freedom Writers” con dibattito curato da Emanuela Arena, collaboratrice Cefpas e Michele Cannavò, psichiatra. Il pomeriggio proseguirà con altri 5 cortometraggi e film “Il gioco è fatto”, con dibattito a cura di Daniela Falconeri, Medico CEFPAS e Maria Russo, psicoterapeuta. Si concluderà poi alle ore 21 con la visione del film “L’uomo che verrà”, di Giorgio Diritti, che sarà presente in sala. Vi aspettiamo numerosi. Ingresso libero.